I deputati del PD all’Ars hanno firmato, oggi, un’interrogazione parlamentare rivolta al governo Schifani- e in particolare all’assessore al bilancio Marco Falcone – per chiedere chiarimenti in merito alla Delibera di Giunta regionale n. 596 del 16.12.2022 di definanziamento degli interventi delle SNAI Siciliane posti in salvaguardia con passata delibera di Giunta regionale n. 520 del 20.09.2022.
“Governo regionale contraddice se stesso. Un vero e proprio ‘scippoi operato dal Dipartimento del Bilancio, che sottrae risorse essenziali ai Comuni. Governo sembra voler ignorare gli obiettivi della ‘Strategia Nazionale per le Aree Interne’ (SNAI) una politica nazionale innovativa di sviluppo e coesione territoriale che mira a contrastare la marginalizzazione ed i fenomeni di declino demografico propri delle aree e ha disimpegnato i fondi per le cinque Aree interne della Sicilia: Terre Sicane, Calatino, Nebrodi, Madonie e Simeto, Etna, contraddicendo quanto già previsto in una precedente deliberazione regionale dello scorso settembre che garantiva ai Comuni le somme indispensabili per la progettazione e valutazione degli interventi essenziali per i territori beneficiari e relativi ai servizi primari quali: sanità, istruzione, mobilità e lavoro”.
Spieghiamo meglio. Secondo il PD, “la delibera si ripercuote negativamente sui comuni dell’entroterra siciliano e direttamente anche sulla SNAI Madonie che, allo stato attuale, vede andare in fumo 4 importanti interventi che, solo a settembre scorso, sembravano recuperati. Ad essere definanziati sono stati il terzo lotto dello svincolo di irosa (quello che riguarda il tratto di strada che dall’uscita di Blufi arriva all’inizio del viadotto che porta allo svincolo), il progetto di illuminazione pubblica per 7 Comuni madoniti, le 6 piattaforme di biomassa previsti in altrettanti Comuni madoniti, e l’efficientamento energetico dell’Istituto Comprensivo di Alimena.
Oltre il danno si presenta la beffa perché per alcuni di questi interventi, essendo stata garantita la copertura finanziaria, erano già stati presi dai Comuni impegni vincolanti, come ad esempio gli incarichi di progettazione”.