Dopo ore di sospensioni, stalli e rinvii continui, l’Assemblea regionale siciliana ha approvato la legge di stabilità, e con tante difficoltà, soprattutto nel momento di fare quadrare i conti.
Tre maxi-emendamenti revisionati costantemente dagli uffici e approdati a Sala d’Ercole per il voto: quello del Governo Musumeci, e quelli di iniziativa parlamentare, contenenti la proposta della maggioranza e quella unica di Pd e M5S. Tutti e tre valgono 32 milioni di euro. La manovra finanziaria ammonta a 831 milioni, la legge di bilancio approvata vale 20 miliardi, mentre il bilancio triennale vale 57 miliardi.
Il PD ha votato contro, “Ci siamo battuti – dichiara il capogruppo dei dem, Giuseppe Lupo – per difendere i diritti dei più deboli, dei disabili, per difendere le attività ed i bilanci dei Comuni ed il futuro e lo sviluppo delle imprese e del lavoro”.
Analizzando la Legge di Stabilità, importanti misure si trovano nel maxi emendamento governativo. All’articolo 4 sono previste riorganizzazioni di organico: le società SEUS, Sicilia Digitale, AST, M.A.A.S. (Mercati Agro Alimentari Sicilia) possono procedere a nuove assunzioni sia a tempo indeterminato che determinato, sulla base di uno specifico piano di risanamento da sottoporre alla valutazione dell’Assessorato regionale dell’Economia, ed approvato, poi, dalla Giunta regionale. Tra le condizioni, è necessario che il piano assunzionale sia coerente con la pianta organica rideterminata dalla società con una riduzione non inferiore al 3% rispetto a quella vigente alla data di entrata in vigore della legge. Inoltre, deve essere garantito l’equilibrio economico-finanziario del bilancio.
Poi, l’utilizzo delle risorse afferenti ai fondi extra-regionali e del POC 2014-2020, nel limite di 2,2 milioni di euro, che il Governo della Regione potrà utilizzare per interventi a favore dei Comuni rientranti nei parchi, per l’acquisto di mezzi spazzaneve.
Invece, nell’ambito delle ZES della Sicilia occidentale, soprattutto per l’area industriale complessa di Termini Imerese, sono autorizzate, a favore dei lavoratori Blutec, misure per il contrasto della povertà e dell’esclusione sociale, prevedendo anche politiche attive del lavoro per il reinserimento occupazionale per l’auto-imprenditorialità. L’obiettivo è ridurre il protrarsi dell’impatto socio-economico della crisi industriale dell’area considerata. Il tutto con un budget di 30 milioni di euro.
Approvati alcuni emendamenti in Finanziaria proposti dal Movimento 5 Stelle. Sono stati stanziati ulteriori 500.000 euro, oltre a quelli già previsti dal Bilancio regionale, in favore degli enti che gestiscono le riserve naturali in Sicilia: un patrimonio importantissimo per la tutela della biodiversità e per la fruizione del territorio, quindi per il turismo e l’economia.
Uno stanziamento di 200.000 euro che fungono da incentivi per i cittadini che acquistano veicoli elettrici. Un’occasione economicamente vantaggiosa per ammodernare il parco auto circolante in chiave green, dando un prezioso contributo per abbattere l’inquinamento ambientale dovuto alle emissioni.