Il presidente della Commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana, Dario Daidone, esprime soddisfazione per l’approvazione in tempi record della manovra ter.

“Certamente soddisfatto del risultato. Qualunque disegno di legge si approvi come strumento finanziario è sempre una vittoria per la nostra terra. Fino a qualche anno fa le variazioni di bilancio erano tecnicamente degli assestamenti del bilancio e cioè si muovevano risorse da un capitolo/missione all’altra senza che vi fossero risorse aggiuntive. Oggi, direi per fortuna ma anche per merito, è un periodo con contingenze economiche estremamente favorevoli per la Sicilia, come dimostrano il recupero e l’azzeramento del debito e i rating sempre più favorevoli delle agenzie internazionali. Il nostro compito è, come dico sempre, fare in fretta e bene mettendo in circolo più risorse possibili affinché la spesa possa essa stessa fare volano per l’economia e spinga in avanti questo trend favorevole”.
Parlando del lavoro in Commissione Bilancio, Daidone sottolinea il ruolo centrale del confronto: “Il clima in Commissione Bilancio è sempre di grande confronto, anche serrato, ed è giusto che sia così. Solo dal confronto nascono le migliorie ai testi. Come in effetti è avvenuto in Commissione, dove gli articoli hanno avuto delle modifiche frutto, quasi sempre, dell’unanimità dei componenti che proprio dal confronto hanno trovato la sintesi. Il compito della Commissione è soprattutto quello di portare in Aula norme che abbiano la maggiore condivisione possibile. Ricordo a me stesso che il testo è stato esitato in un giorno e mezzo e questo grazie a tutti i componenti. Credo che la Commissione stia facendo un grande lavoro con un numero di strumenti finanziari mai visti prima e i resoconti dei lavori ho voluto fossero pubblicati semestralmente in apposita pagina del sito della Commissione/Ars per dare atto a tutti i colleghi, che non finirò mai di ringraziare, del grande lavoro svolto“.
Rispetto alle critiche sulla presunta “manovra dimezzata”, il presidente replica: “Manovra dimezzata? Facciamoci aiutare dai numeri. La manovra approvata arriva in Commissione e poi in Aula con un impatto complessivo di 350 milioni di euro. Dopo i lavori d’Aula l’impatto complessivo, pur non avendo ancora la stesura definitiva, dovrebbe coincidere! Questo era l’obiettivo primario: spendere bene e velocemente. Credo proprio ci si sia riusciti“.
Sul tema del voto segreto, Daidone non nasconde le proprie perplessità: “Su talune norme si sono evidenziate sensibilità diverse, sebbene io personalmente sia sfavorevole all’utilizzo del voto segreto in occasione dell’approvazione degli strumenti finanziari. Ma questa è la norma e va rispettata. Certo, al di là della dichiarazione di voto, sempre possibile, quella norma mi impedisce di dimostrare in modo inequivocabile la mia posizione espressa con il voto… e questo, a mio parere, limita la mia libertà anche dissenziente. Ma ripeto: questo è il mio personale punto di vista”.