Quello che è uscito dalla porta potrebbe rientrare dalla finestra. Dopo la maratona per fare approvare la finanziaria, all’Ars si aspetta l’approdo del collegato, che potrebbe contenere alcune delle norme saltate durante la discussione della manovra. Il governo aveva presentato quattro disegni di legge, ma per il momento, almeno, se ne discuterà uno soltanto, il principale.
Il ddl originario contiene norme in favore degli enti intermedi, la razionalizzazione del patrimonio immobiliare delle Asp siciliane e sconti e biglietti gratis per studenti e appartenenti alle forze dell’ordine sui mezzi dell’Ast. Ma C’è anche la realizzazione del centro direzionale della Regione siciliana, prevista in via Ugo La Malfa a Palermo.
Spicca la norma che prevede la possibilità che la Regione subentri alle ex Province nei mutui accesi anche tramite una rinegoziazione delle condizioni. Novità anche in materia di appalti pubblici, con l’introduzione di un metodo aritmetico che consenta di eliminare gli eccessi di ribasso nella gare. Previste anche misure su insularità e Zes, le Zone economici speciali.
Queste, però, sono le misure contenute nel testo originario predisposto dalla giunta. Adesso occorrerà capire se norme saltate dalla finanziaria verranno riproposte nel collegato. Come per esempio le stabilizzazioni al Cas, il Consorzio autostrade siciliano, o le norme sui dipendenti degli Iacp. C’è anche la misura sugli impianti fotovoltaici,m ritirata dall’assessore Alberto Pierobon, che potrebbe essere riproposta. E resta al palo il cosiddetto modello Portogallo, bocciato dall’Aula: il governo vorrà fare un secondo tentativo?
Per saperlo occorrerà conoscere il calendario dei prossimi lavori di Sala d’Ercole, non ancora stabilito. L’approdo del collegato in Aula, però, potrebbe essere previsto già in questa settimana.
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