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Ars, esame ddl stralciati dalla finanziaria. Voto finale su variazioni e Fsc

lunedì 26 Luglio 2021
Regione Siciliana

Al vaglio dell’Assemblea regionale siciliana i disegni di legge stralcio che riguardano sostanzialmente la grande variazione di bilancio e la rimodulazione delle risorse legate al Fondo di sviluppo e coesione, esitati in Commissione Bilancio di Palazzo dei Normanni il 21 luglio.

Attesa la votazione finale tra martedì e mercoledì, considerato che l’attività parlamentare di Sala d’Ercole si avvia alla sospensione per la pausa estiva.

Il primo ha a che vedere con le modifiche alla legge regionale 15 aprile 2021, n. 9: il disegno di legge che si pone all’attenzione dell’Aula è rivolto a superare le osservazioni poste dalla Ragioneria generale dello Stato in merito all’eventuale impugnativa da parte del MEF della legge di stabilità per il 2021 ed in coerenza con gli impegni assunti in tal senso dalla Regione Siciliana. Esso trae origine dall’emendamento presentato dal governo Musumeci a seguito dell’apprezzamento della Giunta regionale, nell’ambito del disegno di legge n. 962 Stralcio, al fine di ripristinare gli stanziamenti di bilancio per garantire quanto richiesto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ma non sarà facile votare nei tempi prestabiliti la grande variazione di bilancio, trattandosi di una norma molto corposa ed imponente.

Il secondo ddl, invece, trae origine dall’esame di alcuni articoli stralciati dalla Presidenza dell’Ars in sede di discussione della scorsa finanziaria, le “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2021. Legge di stabilità regionale”. Durante l’esame in II Commissione sono state introdotte ulteriori nuove disposizioni aggiuntive e di carattere eterogeneo.

Tra quelle espunte dalla finanziaria, si ricorderà la norma “Ritorno in Sicilia” che introduce previsioni in favore di soggetti che trasferiscano la propria residenza fiscale nel territorio della Regione Siciliana in aggiunta a quelle di analoga normativa nazionale vigente in materia.  L’intervento è attuato mediante il riconoscimento di un incentivo parametrato alle imposte di spettanza regionale versato nel corso degli anni precedenti, esattamente nel 2018, 2019 e 2020, a titolo di addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF): si tratta della tassa automobilistica per i veicoli di loro proprietà, di imposta di registro, ipotecaria, catastale per l’acquisto di beni immobili ricadenti nel territorio regionale. E lo scopo è favorire l’attrattività della Regione ed incrementare i flussi internazionali di capitale umano e finanziario. Una norma discussa durante l’esame della finanziaria, ma poi accantonata, come tante altre, per accelerare l’iter, abbastanza tortuoso, di approvazione delle legge di stabilità.

In tema di programmazione di politica economica importante l’art. 2 “Interventi a valere sulle risorse destinate ai programmi della politica unitaria di coesione”,  parliamo del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali tra le diverse aree del Paese.

Il Fsc ha il compito di finanziare, con risorse aggiuntive nazionali, specifici interventi, in parte già individuati nel corso dell’esame d’Aula della legge regionale di stabilità, in parte aggiunti nel corso dell’istruttoria in Commissione Bilancio, a valere sui programmi della politica unitaria di coesione, autorizzando il Governo alla conseguente riprogrammazione delle risorse extra-regionali.

Secondo quanto stabilito dal governo nazionale, i piani che provvedono al riassetto del fondo in questione dovranno contenere interventi in 12 aree tematiche: ricerca e innovazione, digitalizzazione, competitività e imprese, energia, ambiente e risorse naturali, cultura, trasporti e mobilità, riqualificazione urbana, lavoro e occupabilità, sociale e salute, istruzione e formazione, capacità amministrativa.

E in questa norma ricadono alcune iniziative economiche di rilancio dell’Isola: ad esempio le procedure per avviare un progetto integrato di sviluppo e valorizzazione del patrimonio culturale che includa l’acquisizione al patrimonio regionale della Torre Ventimiglia sita nel comune di Montelepre, fatto salvo il possesso del monumento in capo all’amministrazione di riferimento per lo svolgimento delle iniziative di carattere culturale e per quelle esclusivamente connesse ad una pubblica fruizione. La relativa spesa è determinata in 1,5 milioni di euro. E se parliamo di turismo, di garantire l’adeguata ricettività turistica del patrimonio pubblico, tra le norme nuove c’è quella che consente la ristrutturazione del Grande Albergo dell’Etna di proprietà della Regione, sito nel comune di Ragalna, destinando la spesa di 1,3 milioni di euro sempre a valere sulle risorse destinate ai programmi della politica unitaria di coesione.

E non solo cultura e turismo, ma anche il comparto sanità è tra le priorità del governo Musumeci anche e soprattutto alla luce dell’emergenza pandemica da Covid-19 ancora in corso. Al fine di consentire l’ampliamento del pronto soccorso e realizzare il nuovo servizio di presidio ospedaliero dell’Ospedale Fatebenefratelli di Palermo, è destinata la spesa di 2,1 milioni a valere sulle risorse del Fsc.

Poi ci sono norme per il contrasto allo spopolamento dei piccoli comuni delle aree interne attraverso interventi che fanno sviluppo economico.  E si intendono “piccoli comuni” quelli aventi, secondo il censimento del 2011, una popolazione legale sino a 3000 abitanti.

Per evitare il depauperamento umano, la normativa prevede di promuovere e sostenere le attività economiche del luogo a partire dagli antichi mestieri, come ad esempio l’artigianato. In tema di ambiente e cultura, tutela e valorizzazione, specificatamente, del patrimonio naturale, rurale, storico-culturale custodito in queste aree dell’entroterra siciliano.

Sul fronte sociale, la norma favorisce l’adozione di misure in favore dei cittadini residenti, sostegno alle famiglie, incremento della natalità e assistenza agli anziani, con particolare riferimento al sistema dei servizi territoriali, sostegno alle famiglie ed incremento della natalità.

Intanto, si aspetta la prossima seduta del parlamento siciliano prevista per domani alle ore 16.

 

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