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Ars, Milazzo smentisce le voci su Forza Italia: “Nessun tentativo di allargare la maggioranza”

sabato 1 Dicembre 2018

Il tentativo di allargare la maggioranza da parte di Forza Italia? Non c’è stato. Parola del capogruppo azzurro a Sala d’Ercole Giuseppe Milazzo: “Ho detto al Presidente della Regione l’esatto contrario – dice il parlamentare regionale -, di valorizzare i suoi deputati e di convocare più spesso le riunioni di maggioranza. Poi se su un provvedimento c’è la convergenza di altri deputati, da capogruppo di maggioranza non posso che essere contento“. E qui una postilla sulla situazione interna a Sala d’Ercole, dove  lo stesso Musumeci ha ammesso i problemi legati ai numeri del centrodestra: “I provvedimenti si approvano quando c’è la maggioranza più uno dei deputati – dice Milazzo -. Spesso a noi questo non succede perché capita che gli assessori-deputati siano assenti per impegni istituzionali“.

I problemi, però, ci sono. Ultima dimostrazione ieri in Aula quando sul voto al ddl sui debiti fuori bilancio è mancato il numero legale. Anche su questo Milazzo dice la sua:

Ci sono le commissioni che devono esprimere pareri entro il 3 dicembre sulla variazione di bilancio – afferma Milazzo – quindi i colleghi sono presi dall’analisi di questi articoli e dallo studio di eventuali nuove proposte. Ad esempio ieri nella terza commissione si è parlato degli stipendi dei consorzi di bonifica e degli stipendi dei lavoratori Esa“. Il capogruppo di Forza Italia non vede ostacoli insormontabili: “La maggioranza ha deciso di accorpare la trattazione dei debiti fuori bilancio all’interno della sessione che apriremo la prossima settimana sulla variazione. Si voteranno in un minuto“.

Eppure, proprio sulla calendarizzazione del voto per la variazione di bilancio, si sono consumati scontri accesi tra centrodestra e opposizione, con il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché che ha rivendicato l’accelerazione dei lavori d’Aula. Milazzo approva e sottoscrive la condotta di Micciché: “Alla riunione dei capigruppo nessuno ha mosso un dito, poi all’improvviso si è creato il problema. Teniamo conto che ogni giorno che perdiamo è un giorno d’attesa in più per le persone che aspettano lo stipendio, mentre noi festeggeremo il Natale – conclude – ci saranno lavoratori che attenderanno l’approvazione della variazione di bilancio“.

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