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Ars, i ddl da approvare post-Natale: al palo riforma su consorzi di bonifica

domenica 26 Dicembre 2021

Dopo la discussione e il voto sull’assestamento delle variazioni di bilancio, l’Assemblea regionale siciliana dovrà riprendere il dibattito su alcune riforme importanti, già a partire dal 30 dicembre alle ore 17 e l’agenda si presenta abbastanza piena.

Molto discussa la riforma sui consorzi di bonifica siciliani con un botta e risposta tra il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, e il presidente della Regione, Nello Musumeci, nella scorsa seduta prima delle festività natalizie. Incalza la necessità di incardinare il testo a Sala d’Ercole per il voto. Infatti,  il ddl legge era arrivato in Aula, ma è stato poi rinviato in commissione, perché c’erano diversi profili di illegittimità. Fermo restando che è una riforma difficile e che non c’è stata una mancanza di volontà del Parlamento siciliano, bensì evitare impugnative e censure da parte del Consiglio dei ministri.

Una strada tutta in salita e con la quale il governo Musumeci si sta confrontando per risolvere alcune criticità. La riforma approdata in commissione Bilancio per il finanziamento è poi ritornata indietro dopo una serie di rilievi da parte dell’ufficio legislativo dell’Ars. La questione, molto delicata, riguarda il transito del personale dipendente dai vecchi consorzi a quello nuovo, unico per tutta la Sicilia. E, in ogni caso, pur tra mille difficoltà ereditate nei decenni, si sta cercando di guardare al futuro, costruendo un consorzio a misura sulle esigenze dell’agricoltura, cercando, in più, di intercettare i fondi del Pnrr. La riforma, in fase di definizione, guarda ad una nuova realtà da consegnare agli imprenditori del comparto, che il governatore Musumeci considera legittimi proprietari di quei consorzi, superando le attuali frustrazioni dei dipendenti alle prese con il ritardo nel pagamento di alcune mensilità degli stipendi.

Una riforma per il settore del termalismo in Sicilia contenuta in un disegno di legge per creare sviluppo economico, lavoro e nuove prospettive di rilancio del turismo termale, dopo la battuta d’arresto imposta dal Covid-19 ,connesso a quello sanitario. Con le terme è possibile destagionalizzare il turismo e fare dell’Isola una destinazione privilegiata per il benessere fisico, per la cura e la salute della persona, attraverso una offerta turistica trasversale, completa e diversificata che abbraccia la storia, la cultura, la natura, il paesaggio, l’identità dei luoghi.

Il ddl ammoderna una legge datata del ’56 e dota la nostra Regione di una norma assolutamente coerente con i principi definiti dall’Unione Europea, creando i presupposti di una felice avanguardia che rende l’Isola apripista rispetto alle altre regioni d’Italia. La riforma consentirà un efficace utilizzo dei fondi del Pnrr, occasione ghiotta per nuovi investimenti in un settore strategico per l’economia della Sicilia.

Interessante anche la proposta di legge per l’istituzione di un fondo di solidarietà per l’erogazione di contributi a fondo perduto in favore delle imprese sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata e dissequestrate. E ancora il ddl per il “Riconoscimento e promozione della Dieta mediterranea”, bene immateriale Unesco; attestazione, questa, che rappresenta una grande opportunità di valorizzazione delle tipicità gastronomiche di qualità dell’Isola, che possiede un patrimonio unico di tradizioni e biodiversità.

Al vaglio anche le norme in materia di semplificazione amministrativa e digitalizzazione della pubblica amministrazione, insieme alla discussione e votazione finale dei ddl sul “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio”.

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