L’inchiesta sulla droga, dopo l’arresto dello chef del locale Bar Villa Zito, Mario Di Ferro, nell’ambito di un’inchiesta della Procura su un giro di spaccio di cocaina a vip ed esponenti della Palermo “bene” è stata al centro del dibattito nel pomeriggio dei lavori dell’Assemblea regionale siciliana. A proporre il tema sono stati i deputati Martina Ardizzone del Movimento Cinquestelle e Ismaele La Vardera di Sud Chiama Nord. La deputata grillina a Sala d’Ercole ha evidenziato il suo imbarazzo nel leggere i titoli dei giornali che hanno raccontato di un giro di cocaina che passava anche dai palazzi del parlamento siciliano. Ardizzone ha detto che si devono “ridefinire le regole di assegnazione delle auto blù“.
Durante i lavori d’aula di oggi, il deputato regionale Ismaele La Vardera, è intervenuto sui recenti fatti di cronaca, tornado sul test antidroga che alcuni parlamentari dell’Ars, fra i quali il presidente Gaetano Galvagno, ed il leader di “Sud chiama nord“, Cateno De Luca hanno fatto senza alcuna esitazione.
“Siamo davanti ad un punto di non ritorno – ha detto La Vardera – bisogna essere coerenti con il ruolo pubblico che si ricopre. Chi non si è sottoposto al test antidroga, sarebbe corretto che dimostrasse che esercita le proprie funzioni nel miglior modo possibile. Questo Parlamento deve difendere la sua onorabilità. La droga fa schifo e noi per primi dobbiamo dimostrarlo. Per quanto riguarda i ‘benefit’ che hanno i past-president è giusto che vengano aboliti. Non si può, oggi, andare in auto blu come se nulla fosse, solo perché si è svolto il ruolo di presidente nella scorsa legislatura, la gente ci chiede e pretende serietà”.
Nel dibattito è intervenuta anche Margherita La Rocca Ruvolo di Forza Italia che ha sottolineato che “il privilegio dell’autoblù non è assegnato per decisione del Parlamento siciliano ma dall’ufficio di presidenza“. “Io non mi sottopongo al test antidroga – ha detto Ruvolo – si tratta di un test inutile. Non dobbiamo inseguire i populismi”.