La situazione di stallo politico all’Assemblea regionale siciliana comincia ad agitare gli animi dei partiti. L’attività parlamentare viene paralizzata, per l’ennesima volta, non solo dalla mancanza del numero legale, data la scarsa presenza della deputazione di maggioranza, ma anche per assenza del governo, rinviando a martedì, 12 ottobre, la seduta d’Aula.
E ancora nessuna soluzione per concludere la stagione del precariato pubblico che sembra essere infinita. Si tratta della vertenza ASU, lavoratori siciliani che da oltre 20 anni svolgono attività socialmente utili e attendono una risposta chiara per la stabilizzazione. Poi c’è il tema dell’aumento delle ore di servizio in modo permanente per i contrattualizzati da diversi enti locali dell’Isola, che a fatica sostengono il contributo con fondi propri. Questioni ancora in bilico e da discutere a Palazzo dei Normanni.
Ricordando che le proteste sono già iniziate durante le scorse sedute per la decurtazione delle somme già assegnate dalla finanziaria 2021, per i lavoratori in questione, scaturite a seguito dell’impugnativa da parte del Mef dell’art. 36 della legge di stabilità regionale che ha dato parere negativo sulla stabilizzazione di tutto il bacino in questione, e quindi la possibilità di instaurare con l’amministrazione pubblica un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Il taglio dei fondi destinati alla stabilizzazione di questa categoria causerebbe anche la mancata integrazione delle ore lavorative, con il conseguente rallentamento degli uffici pubblici.
La proposta della Lega di appostare in bilancio regionale 10 milioni di euro, per sostenere il costo delle ore aggiuntive di lavoro o per coprire i costi già sostenuti dai Comuni, era stata incardinata all’ordine del giorno di Sala d’Ercole, tuttavia l’emendamento che porta la firma di tutti i componenti del Carroccio, non è passato al voto del parlamento siciliano, essendo ancora al vaglio della Commissione Bilancio per essere perfezionato.
Così, l’intero gruppo parlamentare leghista insiste nel proporre la pregiudiziale sul Ddl stralcio 962 e quindi sull’intero testo perché il regolamento non consente di farlo su una singola norma.