Una mozione che si prefigge di favorire lo sviluppo in Sicilia da parte del Pd e del capogruppo Giuseppe Lupo, ha fatto andare su tutte le furie il deputato dell’Udc Vincenzo Figuccia che ha lasciato l’Aula.
“Lo sblocco dei fondi Poc per attuare tante misure della legge di stabilità regionale, per centinaia di milioni, dipende esclusivamente dal governo nazionale, che in queste settimane è concentrato più ad aumentare il debito pubblico dell’Italia che ad aiutare concretamente la Sicilia e il Mezzogiorno. E’ stucchevole che il Pd in Sicilia, per bocca del capogruppo all’Ars Lupo, additi il governo regionale sui ritardi nell’avvio dei provvedimenti della finanziaria regionale che aiutano le piccole e medie imprese, i lavoratori stagionali, le cooperative ed altri settori. E’ del tutto evidente che il governo Conte, di cui il Pd di Lupo è azionista, non si sia ancora seduto e confrontato con il governo Musumeci per attivare i fondi Poc. Lupo si rivolga al suo ministro per il Sud “Anna dai capelli rossi” Provenzano, per chiedere quousque tandem”, afferma Vincenzo Figuccia, prima di abbandonare sala d’Ercole.
“Le imprese che decidono di investire in Sicilia, contribuendo a rilanciare economia ed occupazione, siano esentate dal pagamento delle imposte per 10 anni”. È la proposta lanciata dal Partito Democratico all’Ars, illustrata in aula dal capogruppo Giuseppe Lupo nel corso del dibattito: “Iniziative per l’elaborazione e l’attuazione di obiettivi strategici rivolti al rilancio economico del Meridione e della Sicilia”.
“Chiediamo al governo regionale di avviare un dialogo con il governo nazionale e, nel pieno rispetto delle nuove regole comunitarie da definire sugli aiuti di Stato, attuare misure che possano attrarre investimenti in Sicilia per creare sviluppo e lavoro produttivo. Anche alla luce delle norme all’esame del Ministero per il Sud – ha proseguito Lupo – siamo convinti che l’esenzione dalle imposte per un periodo di 10 anni per le imprese che intendono investire in Sicilia sia l’incentivo più significativo da potere attivare, naturalmente a condizione che le imprese beneficiarie rispettino una serie di parametri indicati dalla Regione”.
“Rendendo la Sicilia attrattiva dal punto di vista fiscale – ha concluso Lupo – potremo colmare il divario che ci distanzia dal Nord del Paese, ed essere dunque competitivi sul percorso di crescita che abbiamo il dovere di attivare per la ripartenza dopo l’emergenza Covid19, che ha paralizzato imprese e lavoro”.