L’Assemblea regionale siciliana, presieduta da Gianfranco Miccichè, ha respinto la mozione delle opposizioni (Pd, Cento Passi e M5S), sui temi della gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e delle misure di contenimento della diffusione del contagio che fanno riferimento alla relativa campagna vaccinale nell’Isola.
L‘assessore regionale alla Salute Ruggero Razza è tornato a relazionare a Sala d’Ercole sulla situazione sanitaria in Sicilia dopo il suo rientro alla guida del ramo amministrativo e ha replicato dopo il dibattito parlamentare, senza trascurare la questione che attiene alla garanzia dell‘assistenza sanitaria ordinaria con riguardo ai pazienti che non sono malati di covid, cioè quei soggetti portatori di altre patologie.
“La campagna vaccinale ha avuto momenti alterni. Prima delle mie dimissioni la Sicilia era prima nel rapporto tra dosi consegnate e somministrate. E’ accaduto qualcosa dopo. E sarebbe fin troppo semplice, quando sono stati autorizzati più vaccini, chiedersi se questo non sia stata una condizione generale o ci siano state fattispecie specifiche. Scopriremo che sui vaccini – ha aggiunto – a torto o a ragione meno contestati, l’andamento della Sicilia è in linea con altre regioni, anzi è tra le prime regioni per somministrazioni nell’ambito di altre vaccinazioni. Soprattutto con AstraZeneca, in Sicilia si è osservato un moto di allontanamento non disancorato dai fatti della cronaca”.
“Sulla somministrazione del Pfizer la Sicilia è tra le prime regioni in Italia. Nell’ambito di altri vaccini, soprattutto AstraZeneca, abbiamo osservato invece un moto di allontanamento, che non è disancorato dai fatti di cronaca: i siciliani hanno manifestazione legittima preoccupazione, tutti i casi di maggior rilievo giornalistico si sono verificati in Sicilia. Poi c’è stato un momento di ripresa, adesso l’indicazione è di utilizzare i vaccini MRna. Al momento comunque in Sicilia abbiamo somministrato più di 3,2 mln dosi, l’Isola è quinta in Italia per vaccini somministrati e quinta per popolazione: certo, c’è bisogno di una grande strategia di comunicazione”
Un ritardo della campagna di vaccinazione tra gli anziani “può volere dire che non è mancata la possibilità di raggiungerli, ma c’è la volontà di non volersi vaccinare. Cerchiamo di comprendere quale ruolo pro attivo può svolgere la politica e la scienza verso quei cittadini che rifiutano la vaccinazione e spieghiamo che è importante farlo adesso”. Necessaria, dunque, un’opera di sensibilizzazione come elemento culturale forte per favorire la sottoposizione all’inoculazione dei vaccini, quale unica arma per debellare il Coronavirus.
“Il sistema sanitario della nostra regione, anche nell’emergenza pandemica, ha mostrato di essere all’altezza e prescinde da chi pro tempore guida l’assessorato. E siccome il sistema sanitario siciliano ha dimostrato durante l’emergenza pandemica di essere all’altezza di sfide importanti “E’ un sistema che cammina sulle gambe di migliaia di professionisti che hanno dimostrato di non essere secondi a nessuno rispetto ad altre regioni italiane”.
Parlando di assistenza sanitaria ordinaria, l’aula ha ricordato che il Decreto Sostegni Bis ha previsto 500 milioni per recuperare interventi, visite e screening per tutte le patologie no Covid, infatti, vengono prorogate al 31 dicembre 2021 le misure straordinarie già introdotte dall’articolo 29 del Decreto Agosto in materia di abbattimento delle liste di attesa, tenuto conto del protrarsi dello stato di emergenza. Rafforzare ancora di più gli investimenti su tutte le altre patologie e favorire lo scorrimento delle liste d’attesa dei nostri servizi sanitari, accelerare interventi, visite e screening non effettuati nei mesi più difficili della pandemia è questione attenzionata dal governo regionale.
L’aula ha ripreso i lavori d’aula sui ddl edilizia e riconoscimento dei debiti fuori bilancio, ma ancora una volta l’Assemblea ha fatto slittare l’approvazione. Con le norme più complicate accantonate, in particolare quella sulla “sanatoria” che non piace a M5s e Pd, l’Ars nella seduta di questa pomeriggio ha approvato solo alcuni articoli del ddl edilizia, aggiornando i lavori a domani pomeriggio. Saltato dal testo, su richiesta del deputato Gampiero Trizzino (M5s) e accolta dall’assessore Toto Cordaro, il comma che prevedeva un aumento della cubatura perché includeva nel calcolo del catasto anche i muri perimetrali. Rimangono due gli scogli principali, con le opposizioni sulle barricate: l’art.12 sulla conformità singola nella sanatoria ordinaria e l’art.20 considerato dalle minoranze “un vero e proprio condono edilizio”.
Intanto Marianna Caronia ha fatto sapere che, dopo l’abbandono di Forza Italia, passerà al gruppo misto dell’Ars. E non solo, il presidente Miccichè ha fatto sapere che una mozione è stata presentata anche nei confronti dell’assessore all’Economia, Gaetano Armao, e dell’assessore alle Autonomie Locali Marco Zambuto.