Avviata la collaborazione tra le compagnie teatrali Sutta Scupa e QA-QuasiAnonima Produzioni all’insegna di arte e accoglienza.
È stato sancito il comune intento di rendere il teatro sempre più una pratica politica e di consapevolezza civile, da una fattiva collaborazione tra le compagnie teatrali Sutta Scupa diretta da Giuseppe Massa e QA-QuasiAnonima Produzioni, presieduta da Vincenzo Quadarella.
Ha avuto luogo dal 19 al 22 dicembre nei locali di Wind of Change nel Centro di Solidarietà F.A.R.O. il laboratorio “Arte e Nuovi Cittadini” ideato e prodotto dalla compagnia palermitana Sutta Scupa, in collaborazione con l’assessorato Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, condotto da Vincenza Di Vita, critico teatrale e docente di drammaturgia grazie a QA-Quasi Anonima Produzioni.
Vi hanno preso parte curiosi e amanti del teatro, studenti universitari membri dell’Osservatorio Critico di QA, provenienti dall’Ateneo di Messina, con cui QuasiAnonima ha stipulato da anni una convenzione per i tirocini formativi; ragazzi migranti della scuola Penny Wirton, coordinata da Biancamaria Cordovani, con la partecipazione dei volontari Natalia Carcame e Gabriele Mascarese; gli ospiti del centro di via San Jachiddu a Messina, per Wind of Change e F.A.R.O., con la generosa partecipazione del loro responsabile ed educatore Antonello Sidoti.
Sono state presentate le poetiche degli autori, registi e direttori artistici delle rispettive compagnie Giuseppe Massa per Sutta Scupa e Auretta Sterrantino per QA.
Ha suscitato interessanti dibattiti la visione degli spettacoli di Sutta Scupa vincitori per tre anni consecutivi del progetto MigrArti: Nel fuoco scritto e diretto da Giuseppe Massa, Orli scritto da Tino Caspanello (testo che ha recentemente ricevuto una menzione al London Harbour Migration Prize) e Antigone Power scritto da Ubah Cristina Ali Farah. La proiezione è stata arricchita da un incontro-intervista con Giuseppe Massa, regista dei testi suddetti e direttore di una compagnia multietnica attiva dal 2006 a Palermo.
Oggetto di un acceso confronto sulla figura della donna è stato Naufragio. Un preludio, quattro movimenti, una fuga, una riscrittura del mito di Danae a partire dal celebre frammento di Simonide di Ceo. Lo spettacolo è stato ospite di importanti festival, come le Dionisiache al teatro antico di Segesta e, in rappresentanza della Fondazione INDA, al festival di teatro classico di Albano Laziale. Il prossimo 29 dicembre è previsto un ulteriore incontro alla presenza dell’autrice e regista Auretta Sterrantino e dell’attrice Marialaura Ardizzone.
Si apre dunque con il periodo natalizio una ricca e partecipatissima iniziativa che anima di nuove presenze la sesta edizione di Atto Unico. Scene di Vita. Vite di Scena, rassegna teatrale di QuasiAnonima con sede a Messina, che apre il suo Osservatorio Critico ai nuovi cittadini dell’Isola.