C’è anche il candidato sindaco di Castelvetrano e portavoce del Movimento Liberi e Indipendenti Luciano Perricone tra le persone arrestate nell’ambito dell’operazione “Artemisia” su corruzione e massoneria. Perricone si trova adesso agli arresti domiciliari.
Secondo quanto emergerebbe dall’inchiesta delle Procura di Trapani, l’ex deputato regionale Giovanni Lo Sciuto, considerato il fulcro dell’indagine, “dopo aver ‘governato’ tramite il sindaco Errante e il vice sindaco Chiofalo dal 2012 al 2017, raggiungevano un accordo con l’ex rivale politico Luciano Perricone, raggiunto da misura cautelare degli arresti domiciliari, finalizzato alla elezione del predetto alla carica di sindaco in occasione delle elezioni del 2017 (non tenutesi in considerazione del sopravvenuto commissariamento del Comune)”.
Il candidato sindaco di Castelvetrano è sostenuto da quattro liste civiche: pochi giorni fa aveva annunciato la sua candidatura con una lettera ai cittadini del comune del Trapanese spiegando che la città “ha bisogno di amministratori capaci, preparati, con curriculum eccellenti e conoscitori delle leggi che regolano la vita pubblica“. Nella lettera anche una promessa: “Nel nome della legalità e dei principi costituzionali ci muoveremo sempre“.
Castelvetrano andrà al voto il 28 aprile dopo due anni di commissariamento in seguito allo scioglimento per mafia.
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