Mentre sono già oltre 26 mila le domande per la prima parte di concorsi banditi dal Comune di Messina (dopo 30 anni dall’ultima selezione), c’è chi si chiede cosa si sia inceppato nelle partecipate ed in particolare a Messinaservizi bene comune (qui)
“Che fine ha fatto il bando per le assunzioni a MessinaServizi visto che sono trascorsi quasi 6 mesi dalla scadenza dell’interpello per la mobilità interaziendale?” a chiederselo è il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale Libero Gioveni ricordando le assunzioni di 100 unità annunciate ad agosto e che hanno suscitato molte aspettative in una città che ha alti tassi di disoccupazione.
“Il 7 settembre 2022, infatti, – ricorda Gioveni – è scaduto l’atto di interpello, propedeutico per legge alle procedure di assunzioni esterne, rivolto ai dipendenti delle società partecipate pubbliche iscritti nell’elenco di cui all’art. 24 della Legge n. 20/2016. Subito MessinaServizi si sarebbe dovuta attivare per assumere ‘per differenza’ il restante personale dall’esterno, ma del bando tanto decantato ancora non vi è traccia”.
Gioveni evidenzia come durante una seduta di Commissione la Presidente della MSBC Interdonato alla quale era stato chiesto di aumentare il limite di età che appare discriminatorio, aveva dato massime rassicurazioni circa il fatto che l’esame delle istanze dell’interpello sarebbe stato ormai prossimo alla definizione.
“Appare parecchio strano il perdurare di questa attesa per la quale ritengo occorrano i necessari chiarimenti! Infine – conclude Gioveni – sarebbe altresì opportuno sciogliere i legittimi dubbi che hanno sul loro futuro gli attuali operatori destinatari dei progetti ‘Percorsi nuovi di accompagnamento all’abitare e risanamento urbano’, che stanno lavorando da mesi e in maniera egregia percependo solo 600 euro al mese, peraltro ultimamente non in maniera regolare per il tardivo trasferimento delle somme da parte della Messina Social City”.