Ancora una tegola per i circa 5.200 Asu siciliani che nei prossimi mesi potrebbero non percepire più il sussidio. La notizia arriva, ironia della sorte, proprio nei giorni in cui è stato avviato presso l’Assessorato alla famiglia e al lavoro il tavolo sulla stabilizzazione. A renderla pubblica Vito Sardo e Mario Mingrino del sindacato Csa: “La Direzione regionale dell’Inps ci ha appena comunicato ufficialmente che non intende più continuare ad erogare il servizio per il pagamento delle mensilità degli Asu, a causa dell’immobilismo della Regione Siciliana relativo alla risoluzione della controversia sul debito che la stessa ha nei confronti dell’Istituto di previdenza. Da giugno, quindi, il servizio sarà interrotto”.
Il problema si trascina da tempo, ovvero da quando, il 31 dicembre 2017, è scaduta la convenzione tra Regione Siciliana e Inps. Quest’ultimo, infatti, ha posto come condizione per il rinnovo l’avvio di una trattativa per la restituzione di una somma pari a 140 milioni di euro e, di conseguenza, la firma di un concordato. Richiesta condivisa dalla Regione che più volte, attraverso le parole dell’assessore Mariella Ippolito, ha manifestato la sua disponibilità, ma alla quale, secondo il direttore regionale dell’Inps, Sergio Saltalamacchia, non ha mai dai seguito con atti concreti.
Per Sardo e Mingrino due sono le strade da percorrere per evitare il peggio. “Riteniamo, a questo punto – spiegano – che la Regione debba da un lato tamponare la situazione per non creare disagi ai lavoratori e allo stesso tempo accelerare i tempi per la presentazione di una legge sulla stabilizzazione. È questa la soluzione definitiva a tutti i problemi. Auspichiamo, pertanto, che il presidente Musumeci intervenga immediatamente e in prima persona”.