Condividi

Attentato a Nizza, Salvini: “Se il terrorista è sbarcato a Lampedusa, Lamorgese si dimetta”

giovedì 29 Ottobre 2020
salvini

“Se per l’attentatore di Nizza sono confermati lo sbarco a Lampedusa a settembre, il passaggio da Bari e poi la fuga chiediamo le dimissioni del Ministro dell’Interno Lamorgese”.

Così il leader della Lega, Matteo Salvini, dà voce a un centrodestra che torna a compattarsi contro il governo e, soprattutto, contro il ministro Lamorgese, dopo l’attacco jihadista in una chiesa di Nizza il cui bilancio è di tre morti e un ferito grave.

Meloni e Salvini“Il governo deve chiarire come sia stato possibile una cosa del genere”, tuona la leader di Fdi Giorgia Meloni che parla di una notizia di “una gravità inaudita” che può esporre “la nostra Nazione al rischio di isolamento”.

Il terrorista, Brahim Aoussaoui, prima di giungere in Costa Azzurra avrebbe percorso quella che il vicepresidente del Copasir, Adolfo Urso (Fdi), ha definito una “rotta del terrore” che troverebbe le porte d’Europa a Lampedusa e l’anticamera su tutto il nostro territorio nazionale.

Per il centrodestra, insomma, “ci vuole un’immediata inversione di rotta sull’accoglienza indiscriminata”.

LA CONFERMA: ERA SBARCATO A LAMPEDUSA

Il killer di Nizza Brahim Aoussaoui sarebbe giunto a Lampedusa lo scorso 20 settembre quando si verificò un boom di sbarchi: venti barconi carichi di migranti arrivarono sull’isola. Venne portato all’hotspot di contrada Imbriacola dove è stato circa 24 ore, il tempo d’essere sottoposto a tampone anti-Covid e di vedersi notificare l’esito.
Il giorno dopo il tunisino venne imbarcato – assieme a tanti altri connazionali – sulla nave quarantena Rhapsody che fece rotta verso Bari. Conclusa la sorveglianza sanitaria, dopo un nuovo esito negativo del tampone, il giovane è stato sbarcato.
Il suo nominativo è finito nell’interminabile elenco di coloro – accade per tutti i migranti – che appena sbarcano in Italia vengono iscritti nel registro degli indagati per immigrazione clandestina. Brahim Aoussaoui risulta infatti essere indagato dalla procura di Agrigento.
Dopo la tragedia di Nizza, tutte le autorità investigative agrigentine si sono messe a lavoro per ricostruire le tappe fatte dal giovane tunisino.

Nei confronti di Brahim Aoussaoui era stato emesso un decreto di respingimento del prefetto di Bari accompagnato da un ordine del questore ad abbandonare l’Italia entro sette giorni e nei suoi confronti non era stato disposto il trasferimento in uno dei Centri per i rimpatri poiché non c’erano segnalazioni.
Il tunisino, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, è arrivato in Italia nei giorni in cui sono sbarcate altre centinaia di suoi connazionali a Lampedusa. Dopo il periodo di quarantena a bordo della nave, Aoussaoui è stato fotosegnalato e identificato assieme agli altri tunisini.

All’esito delle procedure identificative, non sono emersi precedenti tentativi di ingresso in Italia, precedenti penali o segnalazioni da parte dell’intelligence e delle autorità tunisine e dunque per il 21enne è scattato il decreto di respingimento e non il trasferimento nei Centri per i rimpatri, come invece è accaduto per diversi suoi connazionali.

 

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Palermo, in Fincantieri al via la costruzione del primo mezzo navale della Regione Siciliana CLICCA PER IL VIDEO

Si è tenuta oggi la cerimonia del taglio della prima lamiera della Nave H6362 RO-PAX, il primo mezzo navale del programma di rinnovo della flotta Traghetti per le Isole della Regione Siciliana.

BarSicilia

Bar Sicilia, con Ferrandelli il focus sulla tutela degli animali: “A Palermo una rivoluzione, l’Amministrazione cura i nostri amici a quattro zampe” CLICCA PER IL VIDEO

Una vera e propria rivoluzione quella portata avanti dall’Amministrazione palermitana sul fronte della tutela e cura dei nostri amici a quattro zampe.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.