“Quando abbiamo approvato la Zes unica solo per il Mezzogiorno non ci sono state da parte di parlamentari o esponenti del nord proteste, proprio perché sono convinti che oggi il Mezzogiorno necessita di una spinta maggiore affinché possa essere, insieme al resto del Paese, motore in Europa anzichè zavorra. Noi andiamo in questa direzione per fare in modo, anche attraverso la semplificazione, che si possa accorciare la distanza tra gli utenti, le amministrazioni e lo Stato. Se l’autonomia differenziata dovesse andare in porto così com’è in parte il Sud rischierebbe di essere penalizzato. Non tanto in ordine ai livelli iessenziali di prestazione, che saranno rinviati ad altra data, ma agli accordi tra le Regioni, che dovrebbero essere definiti in maniera più chiara e ampia“. Lo ha detto a Palermo Saverio Romano, presidente della commissione bicamerale sulla semplificazione, a margine di un convegno sulle Zes, organizzato dalla Fondazione Magna Grecia.
Sulla possibilità di un accordo anche con la Dc nuova di Totò Cuffaro in vista delle elezioni europee ha dichirato: “L’accordo di Noi moderati con Forza Italia, sotto l’emblema del Ppe, è un primo passo per ricostruire in Italia un’area che si iscriva a questo percorso per ridisegnare un modello di società europea. A questo percorso si iscrivono tutti quei partiti che sono eredi della Democrazia cristiana e quindi non vedo assolutamente nulla di strano, ma anzi auspico, affinché ci sia una convergenza non soltanto sui candidati, ma sul voto di lista verso ‘Popolari italiani europei’.