Sull’onda lunga della crescita esponenziale di consensi in atto in tutta Italia, la Lega si organizza anche a Messina e festeggia con un incontro pubblico la nascita ufficiale del primo gruppo consiliare di Città Metropolitana. Esponenti locali e provinciali che hanno deciso di far parte della Lega si sono ritrovati al Salone delle Bandiere per una convention di quella che pare destinata a diventare la forza politica trainante e la “casa principale” dei simpatizzanti dell’area di centrodestra.
Al primo incontro ufficiale ha preso parte il commissario regionale Stefano Candiani, senatore e sottosegretario agli Interni e l’assessore del Comune di Catania Fabio Cantarella, uno dei leghisti della “prima ora” in terra siciliana, oltre a Carmelo Lo Monte, deputato di Graniti eletto alle Nazionali nelle liste plurinominali della Lega nel Collegio di Enna-Messina.
Ad aprire i lavori è stato Matteo Francilia, sindaco di Furci e coordinatore provinciale della Lega che ha posto l’accento sulle “numerose richieste di adesione e tesseramento alla Lega che stanno arrivando da tutta la Provincia di Messina”.
“Essere coesi e credere nel progetto politico sarà il punto di partenza e l’architrave di tutto. Siamo certi che questo progetto rispecchia i nostri valori, il nostro impegno per il territorio e la visione che abbiamo di Messina e dell’Italia”, ha aggiunto Francilia. “La Lega sta crescendo anche in Sicilia perché al governo ha dimostrato coerenza – ha detto Cantarella -. Matteo Salvini e tutto il partito stanno dimostrando che le cose promesse si possono fare davvero e che gli impegni presi con la gente, nell’interesse di tutti, si possono e si devono portare avanti”.
“Stiamo portando avanti la nostra azione politica senza perdere in alcun modo il contatto con i territori – ha evidenziato Candiani -. Prima ancora di venire qui sono stato in Liguria, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, e andrò in Sardegna. Ho avuto modo di parlare con il sindaco De Luca per la preoccupante situazione del bilancio. La verità è che troppo spesso, non solo a Messina ma anche in tante altre realtà italiane, non si è detto come stavano davvero le cose. Noi alle Amministrazioni comunali chiediamo trasparenza e serietà”. Candiani ha parlato anche dell’emergenza risanamento: “Al sindaco De Luca ho confermato che sulle baracche e sul risanamento seguiremo tutto con attenzione e con un intervento straordinario e non con legge ordinaria. Andremo al tavolo tutti i soggetti coinvolti perché così deve essere in un Paese serio”.
“La Lega è il partito dei territori e se in Sicilia daremo piena attuazione allo Statuto – ha detto Carmelo Lo Monte – allora vorrà dire che avremo realizzato l’autonomia finanziaria, che è uno dei capisaldi della Lega ed un passo verso l’autogoverno. Se andiamo avanti senza individualismi allora potremo costruire un grande partito”.
Infine, Dino Bramanti, che alle Comunali di Messina aveva conteso la sindacatura a De Luca e ora ha aderito alla Lega: “Dopo la sconfitta alle Comunali non mi sono avvicinato alla Lega perché animato da un senso di rivincita o da spirito di rivendicazione. Il vero punto che mi ha fatto riflettere e che deve fare riflettere tutti è che ogni giorno lasciano la Sicilia 25 giovani e di questi 7 sono messinesi. Paghiamo il prezzo di troppe politiche sbagliate. In campagna elettorale ho portato avanti un programma per la sanità che in parte ho ritrovato in quello della Lega. Penso all’infermiere di quartiere e ad una visione della sanità che punti sempre meno sugli ospedali, solo per le acuzie, e molto di più sulla presenza nel territorio”.