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Sull'ex Provincia: "Voto di secondo livello porcheria immonda"

Bagheria, il sindaco Tripoli: “Controlli di filiera chiave nella lotta alla mafia”

martedì 19 Agosto 2025

Tracciare una linea sul presente, ma con uno sguardo rivolto al futuro. E’ Filippo Maria Tripoli a tutto campo quello che parla ai microfoni de ilSicilia.it. Il sindaco di Bagheria ha fatto il punto sui risultati raggiunti in questa prima parte del suo secondo mandato, senza però tralasciare uno sguardo specifico al grande condominio chiamato Città Metropolitana.

Tripoli: “Città Metropolitana? Elezioni di secondo livello porcheria immonda”

Un ente che ha visto svolgersi un’elezione dopo oltre dodici anni di commissariamenti. Operazioni tenutesi senza però coinvolgere gli attori protagonisti di una democrazia, ovvero gli elettori. A nominare i 18 componenti del Consiglio Metropolitano sono stati i sindaci e i consiglieri comunali degli 82 comuni della provincia di Palermo. Fatto che non è andato giù all’esponente della Democrazia Cristiana. “Le elezioni di secondo livello sono una porcata tremenda. Sono la negazione della democrazia. Siamo tornati all’epoca pre-liberale, quando era l’elitè a decidere chi amministrava. Bisogna ridare la parola agli elettori. Ad oggi si tratta di un organo monocratico. Tutto rimane nelle mani del sindaco metropolitano, attraverso decreti che il Consigli Metropolitano si trova praticamente a ratificare. Sicuramente è un progresso rispetto a dodici anni di commissariamento, ma è ancora troppo poco“.

I fondi europei inseriti nel piano FUA

A proposito di Palazzo Comitini, il comune di Bagheria si è trovato coinvolto in quella che è stata la riorganizzazione dei fondi Po-Fesr destinate al piano FUA (Area Funzionale Urbana). Un’ottantina di progetti per un totale complessivo di investimento da 170 milioni di euro. Sicuramente una bella cifra, ma che per il primo cittadino del secondo comune più grande della provincia di Palermo non basta. “All’interno del piano FUA ci sono tanti progetti che interessano Bagheria: dalla riqualificazione del waterfront al rilancio di via Piersanti Mattarella e dei via Papa Giovanni. Ciò oltre alla realizzazione di un nuovo parcheggio in via Renato Guttuso. Si tratta di un piano interessante. Il problema è che le risorse sono state ridotte del 20%. E purtroppo meno soldi vuol dire meno cose che si possono realizzare. Andrebbe ripristinato il monte-risorse originario“.

Il punto sull’attività amministrativa

Guardando a cosa è stato fatto all’interno del proprio giardino, Filippo Tripoli rivendica con orgoglio la creazione di una nuova area commerciale all’interno del comune di Bagheria. “Stiamo dando la possibilità agli attuali imprenditori o a nuovi soggetti di potersi insediare in questo polo che la nostra città non ha mai avuto. E’ un risultato che consentirà alle attività commerciali di prendere nuova manodopera e di ampliare le proprie prospettive“.

C’è poi il progetto per riaprire al pubblico lo stadio comunale. “Abbiamo effettuato i lavori di riqualificazione. Lo stadio non poteva ospitare pubblico a causa della chiusura della tribuna e della gradinata. Stiamo parlando di una struttura da 4000 posti che, in futuro, potrà diventare un punto di riferimento per l’intero movimento calcistico della Sicilia Occidentale. A tal proposito, riuniremo nei prossimi mesi la commissione pubblico spettacolo per potere dare il via libera all’apertura dell’impianto“.

Il focus però non si limita solo al calcio. “Stiamo realizzando una nuova palestra per poterla omogare per le partite di pallavolo fino alla Serie B. Inoltre, ci stiamo concentrando anche sui servizi all’infanzia. L’obiettivo è creare di nuovi plessi destinati alla fascia 0-6 anni (Senofonte e Santa Maria). L’obiettivo è aumentare i posti disponibili. Per questo, contemporaneamente, stiamo facendo un lavoro di co-progettazione che renderà possibile una sinergia fra pubblico e privato, aumentando gli standard a parità di servizi“.

La lotta alla mafia e i controlli anti-corruzione

Battuta finale su uno dei temi caldi degli ultimi mesi, ovvero il contrasto alla criminalità organizzata. Un fronte sul quale Filippo Tripoli ha voluto illustrare la propria strategia d’azione. “Abbiamo alzato l’asticella con dei controlli di filiera. Oltre a tutte le azioni messe in campo dallo Stato, eseguiremo ulteriori approfondimenti sulle ditte in modo da controllarne non solo l’attività ma anche i fornitori. Inoltre, stiamo analizzando tutti i cantieri di competenza del nostro comune in modo da evitare il lavoro nero e da analizzare tutte le forme di ricorso al subappalto. Infine, sul piano urbanistico, abbiamo creato un addendum al piano anti-corruzione aumentando ancora di più i controlli. Sappiamo bene che la mafia tenta di inserirsi dove ci sono soldi. Per questo abbiamo il dovere di approfondire e controllare sempre di più la macchina amministrativa e i relativi rapporti con il tessuto economico“.

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