Sono stati tutti assolti, perché “il fatto non sussiste”, gli imputati del processo nato dalla presunta bancarotta fraudolenta della società che gestiva le pasticcerie “Alba” a Palermo.
La quinta sezione del tribunale ha anche disposto l’immediato dissequestro della società che gestisce attualmente lo storico locale di piazza Don Bosco. Lo dice una nota degli stessi imputati.
Sono stati assolti Giuseppe Caronia e la moglie Susanna Castania, oltre ad Ermelinda Salvia, Marcello Madonia, Ermelindo Provenzani, Filippo ed Epifanio Arcara. Si conclude così una vicenda iniziata nel 2018 e che aveva anche portato all’arresto di Caronia, accusato insieme agli altri di presunte irregolarità prima nel fallimento e poi nel funzionamento delle società che hanno gestito i bar di piazza Don Bosco e Valdesi.
Per Caronia, difeso dagli avvocati Ninni Reina e Marco Lo Giudice “resta il dolore per una vicenda che mi ha segnato umanamente, esposto ad una violenta gogna mediatica e colpito profondamente tutta la mia famiglia, che si è però mantenuta unità nel respingere delle accuse tanto infondate quanto infamanti.”
Per gli avvocati Reina e Lo Giudice “alla soddisfazione professionale per il risultato si aggiunge la felicità, sul piano umano, per la risoluzione della vicenda che che aveva coinvolto la famiglia Caronia”.
Anche la deputata regionale Marianna Caronia, figlia di Giuseppe, esprime la sua “felicità mista a rabbia e tristezza, perché oggi si chiude finalmente un capitolo doloroso per la mia famiglia, che ha subito un attacco gravissimo ed ha vissuto un dolore che non si cancella certo con la sentenza di assoluzione. Siamo felici anche per tutti quei dipendenti il cui lavoro è stato messo a rischio ma che non hanno mai smesso di credere nella correttezza del nostro operato”.