“Nei prossimi giorni con lo stipendio di ottobre le banche di credito cooperativo riconosceranno ai propri dipendenti i risultati economici positivi contabilizzati dai bilanci 2019. Dalla lettura dei dati di bilancio si evince un andamento positivo sia in termini economici che patrimoniali del movimento cooperativo del credito con un utile di euro 16.838.067,80, costi operativi 122.090.488,32 e mezzi propri 594.233.080,25“.
A darne notizia è Gaetano Castagna, Coordinatore della Fabi in Sicilia per le Banche di Credito Cooperativo.
“La Fabi – aggiunge Castagna – crede e ribadisce che la Sicilia ha necessita di più credito cooperativo, ricordiamo che le BCC per legge possono investire esclusivamente sul proprio territorio di competenza, diversamente da altri istituti bancari.
“Il credito cooperativo svolge una funzione bancaria essenziale, i 178 sportelli sono per 78% nei piccoli comuni dell’entroterra siciliana. Circa il 20% degli sportelli opera in piccolissime comunità tra mille e tre mila abitanti e quasi sempre in questi casi la BCC rappresenta l’unica realtà bancaria operativa nel territorio e spesso nel circondario“.
“Se viene meno il credito cooperativo in questi luoghi – spiega il sindacalista – la funzione bancaria da chi sarà svolta? Purtroppo l’usura è una piaga sociale che purtroppo non è scomparsa, come un fiume carsico spesso spunta e si insinua nelle fragilità approfittando delle debolezze economiche e sociali“.
“La desertificazione bancaria in regione provocherà dei danni economici e sociali che la nostra regione non può permettersi, le banche di credito cooperativo hanno dimostrato che sono in grado di generare valore sia economico che sociale, pertanto chiediamo che la regione siciliana valorizzi la propria autonomia”.
“Esprimiamo, infine – conclude Castagna -, apprezzamento per il lavoro fatto. La riforma del credito cooperativo sta ammodernando il credito cooperativo e le piccole banche di vicinato stanno cambiando forma e sostanza. Tante cose e tante sfide ci attendo, ma noi saremo sempre pronti a far crescere il movimento cooperativo, tutelando il lavoro in banca e garantendo i diritti patrimoniali e non patrimoniali dei lavoratori bancari“.