“Sui lavori pubblici abbiamo voluto imprimere un cambio di passo e ci stiamo riuscendo. Ci siamo posti l’obiettivo di non consentire più la presenza di cantieri fermi e i risultati stanno arrivando. L’esempio migliore di una prima svolta è quello della zona Agatocle e Diaz. Abbiamo dato priorità alla riqualificazione di una parte storica e importante della città e verrà completato tutto a regola d’arte”. Così il vicesindaco ed assessore ai Lavori pubblici, Edy Bandiera spiega la “strategia del pressing” posta in essere con efficacia dall’Amministrazione per velocizzare i cantieri nella città di Siracusa con particolare riguardo ad interventi che da tempo erano fermi o procedevano a ritmi molto blandi.
Bandiera spiega la strategia “sblocca-cantieri”, a partire dalla vicenda della riqualificazione di un parco nel cuore della città e la sistemazione della via Agatocle ed il completamento di via Diaz. “Cerchiamo di essere precisi e seguiamo le attività, insieme al sindaco. Ci siamo anche arrabbiati con le imprese. E’ logico che gli imprevisti possono anche capitare ma i cantieri in condizioni indecorose o paralizzati no, quelli non lo accettiamo e non possono rimanere in certe condizioni. Stiamo cercando di restituire al più presto delle parti molto belle della città ai cittadini. In premesso chiedo pazienza e supporto ai residenti, perchè poi dopo i disagi potremo avere tutti un beneficio nel vedere non solo la bellezza ma anche la fruibilità di zone importanti di Siracusa. Il modello sul quale ci stiamo muovendo è quello che parte da una ricognizione dei vari iter e dal confronto con le imprese per affrontare in termini incisivi le criticità. Siamo vigili e attenti”.
Bandiera è riuscito a sbloccare dei cantieri inseriti nel Masterplan per la riqualificazione urbana attraverso i fondi del bando Periferie, ponendo l’attenzione della casa municipale sulla questione che riguardava un’autorizzazione da parte di Rfi, proprietaria di una porzione di ex cintura ferroviaria su via Agatocle che il Comune ha in affitto, e su di una perizia di variante necessaria per alcune modifiche al progetto iniziale.
“Ritardi, complicazioni e burocrazia ci sono ma, in buona sostanza, bisogna assumersi la responsabilità di superarli. Affrontare tutto, caso per caso, iter per iter. Siamo molto determinati in tal senso e con questa voglia di fare ci stiamo muovendo per essere incisivi sul territorio – aggiunge Bandiera -. Per la Via Agatocle la variante si è resa necessaria per correggere aspetti tecnici emersi a lavori in corso, come la necessità di non toccare gli esistenti oleandri, spostando la ciclabile sul lato opposto della carreggiata rispetto a quanto progettato. E poi c’è un aspetto migliorativo anche per gli spazi sosta auto”.
Infine Bandiera ha voluto sottolineare la novità dei cantieri in notturna: “E’ una cosa che sembrava quasi non si potesse fare e che non si erano mai visti a Siracusa. E invece l’accelerazione per i lavori a Siracusa passa anche da questo elemento aggiuntivo, che ha una sua grande utilità non solo in termini di tempi più brevi ma anche strategica. La città è un cantiere e c’è un incremento quotidiano delle attività, dal centro alle periferie, che avrà riverberi positivi sulla vivibilità, sul turismo e sul commercio”.