Il Consiglio dei Ministri ha avviato la discussione sulla grave situazione delle baracche di Messina e sulla conseguente necessità immediata di dare il via allo sbaraccamento, con un piano di risanamento finalizzato al trasferimento delle famiglie messinesi e la bonifica dell’area interessata da un’emergenza sanitaria.
L’assessore regionale Marco Falcone ha informato nella mattinata odierna il sindaco Cateno De Luca che l’istanza con richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza socio-ambientale-sanitaria per lo sbaraccamento di Messina è giunta sul tavolo del Governo Conte. “Confidiamo ora nella tempistica e sensibilità del Governo Nazionale”, è l’appello lanciato dal primo cittadino di Messina. “E’ un’emergenza grave e di assoluta gravità, siamo certi che il Governo ne prenderà atto subito e con la dovuta attenzione, dandoci quei poteri speciali che occorrono per agire immediatamente“, ha aggiunto De Luca.
L’emergenza sbaraccamento riguarda un territorio nel quale sono stati censiti 60 mila mq di amianto. Le baracche dovranno essere demolite e c’è già pronto un fondo da 40 milioni di euro per il trasporto del materiale e lo smaltimento degli edifici da buttare giù.
La necessità è quella di trasferire i cittadini che vivono nelle baracche in immobili idonei, andando a ridare dignità a quei messinesi che da 110 anni sono costretti ad una vita in condizioni da Terzo Mondo. Nell’ambito delle operazioni di risanamento sono stati individuati, intanto, 500 immobili che potranno essere messi a disposizione dei messinesi delle baracche, e adesso ne servono però altri 2 mila.
Intanto, è stato avviato uno screening sanitario per verificare se vi siano nuovi casi di asbestosi in zona. La questione interessa circa 7 mila persone. “Per come concordato con le autorità sanitaria – ha detto De Luca – hanno avuto inizio le attività di verifica sanitaria delle famiglie che vivono nelle baracche a seguito dell’ordinanza sindacale. È’ stato imposto a tutti i soggetti che vivono o hanno vissuto nelle baracche di sottoporsi a queste verifiche gratuite ed utili per aver il quadro definitivo dell’emergenza sanitaria che potrebbe emergere da tali attività. Chiedo a tutti di collaborare perché l’asbestosi è una grave malattia polmonare causata dall’esposizione all’amianto. Abbiamo iniziato da Fondo Fucile con un apposito camper attrezzato con medici ed infermieri”.