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Le ricerche

Tragedia a Porticello, elicotteri in azione: il racconto dei testimoni

lunedì 19 Agosto 2024
sommozzatori vigili del fuoco
foto d'archivio

Sono diversi gli elicotteri che sorvolano la zona dove è avvenuto l’incidente che ha provocato il naufragio e l’inabissamento della nave a vela inglese Bayesian. Sta arrivando anche l’elicottero dei vigili del fuoco partito da Catania per continuare le ricerche.

In queste ore i sommozzatori dei vigili del fuoco e le motovedette della capitaneria di Porto stanno battendo palmo a palmo il tratto di mare dove è successa la tragedia. Le indagini sull’incidente in mare che ha provocato sette dispersi sono condotte dalla Capitaneria di Porto. Nelle prossime ore saranno sentiti i quindici superstiti compreso il comandante dell’imbarcazione che è riuscito a mettersi in salvo. E’ probabile che i sette dispersi si trovassero nelle cabine e che siano rimasti intrappolati dentro. Il relitto si trova a 49 metri di profondità adagiato nel fondale.

“Per due secondi ho perso la bimba in mare, poi l’ho subito riabbracciata tra la furia delle onde. L’ho tenuta forte, stretta a me, mentre il mare era in tempesta. In tanti urlavano. Per fortuna si è gonfiata la scialuppa di salvataggio e in 11 siamo riusciti a salirci sopra“. E’ il drammatico racconto di Charlotte, la mamma di 35 anni rimasta in balia delle onde insieme alla figlia Sofia di un anno. La piccola sta benissimo, la mamma ha solo un’escoriazione che è stata curata con alcuni punti di sutura. I medici dell’Ospedale dei Bambini hanno messo in contatto con una video chiamata la famiglia. La donna ha rassicurato il marito dicendo che lei e la figlia stanno bene. Nel reparto diretto dal primario, Domenico Cipolla, verrà messa a disposizione una stanza per accogliere la famiglia almeno in queste prime 24 ore. Poi saranno trasferiti in albergo. “E’ stato terribile – racconta ancora Charlotte – In pochi minuti la barca è stata investita da un fortissimo vento ed è affondata poco dopo“. La donna chiede ai medici continue notizie sulle condizioni degli altri passeggeri e dell’equipaggio. “Sia i genitori che la bimba stanno bene dal punto di vista clinico – dicono dall’ospedale – sono assistiti da psicologi perché molto scossi. Hanno vissuto un’esperienza traumatica“.

Secondo alcuni testimoni l’imbarcazione quando si è scatenato il tornado era ancora in rada davanti al porto di Porticello. L’ancora era abbassata. Il nubifragio che si è abbattuto avrebbe spezzato l’imponente albero a vela. Questo avrebbe provocato uno sbilanciamento dell’imbarcazione che ha provocato il naufragio. I velieri in rada erano due. E’ stata propria l’altra imbarcazione a soccorrere la nave Bayesian.

Quell’imbarcazione era tutta illuminata – dice un uomo a Porticello – Verso le 4.30 di mattina non c’era più. Una bella imbarcazione dove c’era stata una festa. Una normale giornata di vacanza trascorsa in allegria in mare si è trasformata in tragedia. L’imbarcazione non era distante dal porto. Bastava poco per alzare l’ancora e dirigersi in porto. Evidentemente sono stati sorpresi dalla burrasca che si è abbattuta improvvisamente e non sono riusciti ad evitare l’affondamento“.

“Ero a casa quando c’è stata la tromba d’aria. Ho chiuso subito tutte le finestre. Poi ho visto l’imbarcazione, aveva un solo albero, era molto grande. L’ho vista affondare all’improvviso“. Così all’Ansa Pietro Asciutto, un pescatore di Porticello che ha assistito al naufragio del “Bayesan”. “Credo che la tromba d’aria sia arrivata da Porticello – prosegue – poco dopo sono sceso nella Baia di Santa Nicolicchia per vedere meglio cosa stesse accadendo. La barca galleggiava ancora, poi d’un tratto è scomparsa. L’ho vista affondare con i miei occhi“, conclude il pescatore.

Verso le 3.55 abbiamo assistito alla tromba d’aria. Dopo un quarto d’ora abbiamo visto un razzo a 500 metri di distanza dalla banchina. Verso le 4.35 siamo usciti in mare per dare soccorso, però abbiamo visto solo i resti dell’imbarcazione che galleggiavano. Non vi erano uomini a mare. Così abbiamo subito chiamato la capitaneria di porto“. A ricostruire il naufragio dell’imbarv al largo di Porticello è Fabio Cefalù, un altro pescatore che ha avvistato l’imbarcazione naufragata al largo di Porticello e che ha chiamato i soccorsi alle 4.30 di stanotte.

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