Chiude la sede Inps di Barcellona Pozzo di Gotto, sarà accorpata a quella di Milazzo. E scoppia la protesta. Gli uffici di Barcellona infatti servono un’utenza che interessa altri 11 comuni. I sindacati preannunciano battaglia contro la decisione comunicata dalla Direzione regionale dell’Inps e insorge la giunta Calabrò-
“E’ una decisione scellerata, incomprensibile e immotivata, alla quale questa amministrazione si opporrà con forza e in tutte le sedi- scrivono sindaco Pinuccio Calabrò e assessori- Il danno derivante dalla chiusura degli uffici Inps infatti non riguarda solo Barcellona Pozzo di Gotto ma altri 11 comuni, da Terme Vigliatore fino a Falcone. Chiederemo un incontro con la direzione regionale e centrale dell’Inps pronti a sostenere la mobilitazione delle organizzazioni sindacali. Non dimentichiamo che Barcellona Pozzo di Gotto offre servizi ai cittadini di una vasta aerea tirrenica, vista la posizione centrale. Non staremo in silenzio di fronte al depotenziamento di uffici strategici per il territorio”.
A essere penalizzati saranno i residenti di Barcellona Pozzo di Gotto, (Basicò, Castroreale, Falcone, Fondachelli Fantina, Furnari, Mazzarrà Sant’Andrea, Merì, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, Rodì Milici, Tripi, Terme Vigliatore.
A intervenire subito è il senatore Nino Germanà (Lega) che si dice pronto a farsi portavoce della protesta della comunità. “Migliaia di cittadini della provincia di Messina subiranno gravissimi disagi dalla decisione della Direzione regionale Inps di chiudere la sede di Barcellona Pozzo di Gotto. Una soppressione che priverà di un presidio di servizi fondamentale i residenti di 12 comuni della zona tirrenica e che colpirà soprattutto le fasce più deboli della popolazione. E’ impensabile penalizzare un’utenza così vasta tagliando servizi senza alcun tipo di coinvolgimento con gli Enti locali e le istituzioni che sono pronte a collaborare per trovare soluzioni organizzative e logistiche. Ringrazio i consiglieri comunali di Barcellona Pozzo di Gotto Antonella Lepro e Angelo Paride Pino per aver dato voce al grido d’allarme di migliaia di persone, che dalla chiusura della sede Inps patiranno conseguenze in termini di disagi e difficoltà di accesso ai servizi. Mi farò portavoce della protesta e delle istanze di tutto il territorio fortemente penalizzato da una decisione che denota scarsa attenzione ai bisogni reali delle persone, in particolar modo, quelle più fragili e delle aree più periferiche”