La base navale di Augusta e quella di Messina saranno presto adattate agli standard delle flotte della NATO. Gli interventi di ammodernamento per le due basi della Marina Militare in Sicilia sono esplicitamente previsti dal programma “Basi blu” che attualmente è all’esame delle Commissioni Difesa di Camera e Senato che si dovranno esprimere entro 40 giorni sul programma che oltre ad essere fondamentale per l’operatività della nostra flotta militare, potrà rappresentare un’importante occasione di sviluppo industriale ed economico con evidenti ricadute occupazionali sui territori.
Il programma “Basi blu”, che rientra nella pianificazione del Ministero della Difesa contenuta nel Documento Programmatico Pluriennale per il triennio 2023-2025, nasce dalla esigenza, di adeguare le capacità di supporto logistico delle principali Basi navali italiane (Taranto, La Spezia e Augusta), nonché di quelle delle Basi secondarie e di supporto logistico presenti nel Paese (Brindisi, Messina, Cagliari, Ancona, Venezia, Napoli e Livorno), in termini di spazio disponibile per l’ormeggio in banchina e di impianti preposti alla fornitura dei servizi principali. Oltre alla realizzazione delle opere marittime, funzionali ad ampliare le banchine disponibili per l’ormeggio, saranno potenziati i servizi essenziali di base, come lo scarico e il trattamento di acque nere e grigie, migliorate le capacità di distribuzione dei combustibili ed adeguate le reti elettriche sulla base delle maggiori esigenze di carico. La realizzazione di tali opere consentirà alla nostre basi di avere una minore impronta ambientale e di adeguarsi ai nuovi standard della NATO, consentendo di ospitare gruppi navali dell’Alleanza o di altri Paesi alleati.
La base navale di Augusta, sede del Comando Marittimo Sicilia al cui vertice c’è l’ammiraglio Andrea Cottini, è una delle basi principali della Marina Militare e come tale vedrà importanti interventi di adeguamento e ammodernamento. Nello specifico la base in provincia di Siracusa vedrà una serie d’interventi finalizzati all’ammodernamento delle opere marittime e dei servizi in banchina presso le aree tecnico-operativa (banchina Tullio Marcon) e tecnico- logistica (tra cui l’Arsenale). E’ prevista anche la realizzazione di una struttura operativa per l’Ufficio operazioni portuali, presso il compendio logistico-alloggiativo di Campo Palma.
In Sicilia sono previsti interventi anche nella base navale di Messina, sede di MARISUPLOG, il nucleo supporto logistico della Marina militare, che vedranno l’adeguamento delle opere marittime, dei servizi e delle infrastrutture di supporto logistico e abitative presso le basi di supporto logistico destinate a ospitare il naviglio minore di nuova costruzione.
L’investimento sulle basi navali è ambizioso: il programma avrà una durata complessiva di 11 anni, con presumibile avvio quest’anno e conclusione nel 2033 e vede investimenti per oltre un miliardo e mezzo di euro, di cui 559 milioni già stanziati nel bilancio del Ministero della Difesa.
Particolarmente alte sono le aspettative sull’impatto economico dell’avvio del programma “Basi blu”: i settori interessati sono prevalentemente quelli dell’edilizia, dell’impiantistica e dell’alta tecnologia. Il Ministero della Difesa stima che lo sviluppo del programma avrà un forte impatto sulle piccole e medie imprese. Si prevedono inoltre ritorni industriali in termini di acquisizione e consolidamento del know-how per la progettazione di infrastrutture moderne, modulari, funzionali ed efficienti nonché per la produzione in Italia di materiali innovativi per l’edilizia, impianti e sistemi tecnologici per il risparmio ed efficientamento energetico.
Il programma interessa installazioni dalla Marina distribuite su varie regioni, pertanto le ricadute economiche ed occupazionali non saranno limitate ad una specifica area geografica, bensì distribuite in diverse zone del territorio nazionale. E la Sicilia conta di beneficiarne essendo presente nel programma con due realtà importanti come Augusta e Messina