Rovinosa sconfitta dell’Orlandina in gara due, travolta da Trevisto per 82-56. I veneti si portano sul 2-0 nella serie promozione, obbligando la Benfapp a fare un filotto perfetto se vuole ancora sperare nella promozione in Serie A1.
“L’inpensabile è accaduto, l’inconcepibile si è avverato“. Senza voler scomodare troppo l’imperatore giapponese Hirohito, ma davvero in pochi si aspetta un tonfo così rumoroso nel punteggio e nel gioco. L’assenza di Brandon Triche non può giustificare un simile passivo, frutto infatti di un crollo psicologico dopo la fine del secondo quarto, che si è rivelato il parziale decisivo della partita.
Eppure la Benfapp aveva mostrato dei progressi nel primo quarto, mettendo in campo quell’intensità difensiva che tanto era mancata in gara uno. Treviso gioca a memoria, ma Capo d’Orlando riesce a limitare i danni, chiudendo il primo quarto sotto di quattro punti, poi il nulla.
Il motore dell’Orlandina si spegne all’improvviso nel secondo quarto, quasi come se i ragazzi di coach Sodini fossero rimasti senza benzina. Treviso fa una grande prova di squadra, con Tessitori devastante sotto canestro e un Burnett che serve assist a destra e a manca, senza farsi mancare percussioni offensive. Capo d’Orlando non ci capisce davvero nulla, con Parks marcato a uomo e senza possibilità d’uscita dalla gabbia trevigiana, con il resto dell’Orlandina completamente imballata.
La Benfapp segna solo a cronometro fermo, sbagliando molto anche nel fondamentale dei tiri liberi. Coach Sodini chiama due time-out consecutivi, ma l’apatia dell’Orlandina continua, nonostante l’allenatore di Capo d’Orlando provi ogni soluzione possibile. Prima ci prova con il pressing alto, finendo per esporsi a rapidi contropiedi e triangolazioni ispirate da Logan e Burnett. Poi prova a marcare basso e a zona, ma i ritmi di Treviso sono troppo alti, non consentodone alle guardie di Capo d’Orlando di trovare opportuni accorgimenti.
Il 28 – 7 del secondo quarto la dice lunga, lunghissima. Si va all’intervallo lungo, ma la partita è già irrimediabilmente compromessa. L’assenza di Brandon Triche si fa sentire, ma non può giustificare un simile passivo. Treviso si diverta per il proseguo delle partita, spinta dai cinquemila tifosi presenti al PalaVerde. Ultimo a mollare nell’Orlandina Simone Bellan, autore di 16 punti nella partita forse più difficile della stagione di Capo d’Orlando.
Finisce 82-56, con Capo d’Orlando che si ritrova ora a non potere più sbagliare, nella speranza di recuperare Triche almeno per gara tre. Sodini e i suoi ragazzi hanno molto da meditare, se vogliono avere qualche possibilità di ribaltare questa risultato.