Come per i desideri espressi il giorno del compleanno, se li si dice ad alta voce c’è la paura che non si avverino e allo stesso modo i palermitani sono restii a rivelare cosa chiederanno alla “santuzza”. Una cosa però la manifestano e la chiedono a gran voce: “basta incendi”.
I cittadini di Palermo, come ogni anno, si sono riuniti ai piedi di monte Pellegrino per l’“acchianata”, ossia la processione serale fino alla cima del monte per pregare, chiedere la grazia o semplicemente porgere un saluto a Santa Rosalia, la patrone della città. Dopo l’estate di fuoco che ha visto tra le zone più bersagliate proprio monte Pellegrino, i palermitani non possono fare a meno che chiedere aiuto anche alla Santa.
“I tantissimi fedeli, le confraternite, le associazioni che tra ieri sera e oggi hanno partecipato con devozione e profondo rispetto alla tradizionale acchianata su Monte Pellegrino in onore di Santa Rosalia rappresentano la migliore risposta che la città possa dare a chi ha offeso Palermo quest’estate, quando è stata ferita dagli incendi. I roghi che hanno colpito pochi giorni fa anche Monte Pellegrino, per fortuna, non hanno messo a rischio il percorso dei fedeli, grazie anche al grande impegno che c’è stato fin da subito da parte di tutti gli attori coinvolti, a cominciare dai Vigili del fuoco, Corpo forestale, forze dell’ordine, le squadre del Dipartimento di Protezione civile regionale e la Protezione civile comunale. Il mio ringraziamento va anche alle aziende partecipate che in questi giorni hanno fornito i servizi ai cittadini che si sono recati su Monte Pellegrino per una festa di Santa Rosalia che quest’anno ci impone una forte riflessione in particolare, come ha ricordato anche l’arcivescovo Corrado Lorefice nella sua omelia di oggi, sul processo di formazione delle giovani generazioni in relazione allo stupro di una ragazza palermitana“. Così dichiara il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.