Non ci saranno sconti. Neanche piccoli. Quando Gianfranco Miccichè, oggi, prima di mettere in votazione l’articolo 2 della Finanziaria, relativo alla fusione tra istitiuto zootecnico e istituto per l’incremento ippico, ha chiesto se venivano ritirati gli emendamenti delle opposizioni, dopo la riscrittura da parte del governo regionale, chiesta e ottenuta dell’articolo, le facce dei parlamentari, Cracolici in testa, non hanno cambiato espressione. L’articolo è stato bocciato e cancellato dalla legge.
Al di là dei tecnicismi poco apprezzabili, lo scontro, evidenziato dal capogruppo del Pd Lupo, nasceva dalla possibilità, contenuta dall’articolo di agire nella fase organizzativa del nuovo soggetto, intervenendo per decreti. Il vicepresidente della Regione Gaetano Armao, più volte, nel corso dei suoi interventi dal banco del governo, aveva chiarito che i paletti sarebbero stati ampiamebte delimitati, ma non ha convinto le opposizioni.
Il ritmo con cui si prova ad andare avanti, articolo, per articolo, rischia di ingolfarsi. Nel corso della seduta Cracolici ha anche attaccato il governo sulle giornate dei lavoratori forestali: “Non c’è neanche la copertura per asssicurare le giornate, presidente altro che andare oltre”. Anche Figuccia è intervenuto sul punto, ma a fvaore della scelta del governo, di dotare il servizio della copertura.
Le schermaglie rischiano di trasformarsi in insidie, ma il centrodestra ha ampiamente messo in conto anche la melina e l’ostruzionismo. Sta nel gioco delle parti, tranne per il fatto che sta in capo al centrodestra mettere in porto la manovra. “Chiedo ai capigruppo di incontrarci brevemente per capire come intendono andare avanti. Di questo passo approveremo a giugno la manovra”. Gianfranco Miccichè non ha nascosto così la sua preoccupazione, condivisa dalla maggioranza, di non fare in tempo con l’approvazione della legge