Dopo la morte del sub olandese, avvenuta ieri, l’attività di recupero del Bayesian, il veliero colato a picco un anno fa nelle acque di Porticello, è ferma. La Procura di Termini Imerese ha disposto il sequestro dell’area dove è avvenuto l’incidente che ha provocato il decesso di Robcornelis Maria Huijben Uiben di 39 anni che stava lavorando per riportare a galla lo yacht del magnate inglese Myke Lynch.
Arrivano i primi risultati delle indagini sull’incidente che ha provocato la morte del sub olandese di 39 anni deceduto, ieri, durante le operazioni di recupero del Bayesian. Nel naufragio morirono, oltre al tycoon, sei persone.
Secondo fonti investigative, mentre la vittima e un collega cercavano di tagliare con un cannello il boma, ci sarebbe stata una esplosione determinata dalla formazione di bolle di idrogeno e dall’azione della fiamma ossidrica.
La deflagrazione avrebbe provocato il distacco di un pezzo di metallo che avrebbe colpito il sub. Un’ipotesi sulla quale maggiore chiarezza arriverà dall’autopsia disposta dalla Procura di Termini Imerese, titolare dell’inchiesta
Intanto il corpo del sub è stato portato all’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo. Nelle prossime ore la procura potrebbe disporre l’autopsia per accertare le cause del decesso.
“I lavori per il recupero del superyacht Bayesian dai fondali marini al largo della costa settentrionale della Sicilia sono stati temporaneamente sospesi. Questa pausa è necessaria per il completamento delle indagini e per consentire a tutti di piangere la tragica perdita di un sommozzatore di grande stima durante le operazioni subacquee di ieri”. Lo dice Marcus Cave, direttore di Tmc Marine.
“La tragedia è stata avvertita da tutti i soggetti coinvolti in questo progetto e la priorità in questo momento è la famiglia di questo sommozzatore esperto e specializzato, che era molto amato e stimato da tutti i soggetti coinvolti nel progetto – aggiunge – Questa pausa nelle operazioni consentirà di completare le indagini. Ci aiuterà anche a elaborare il lutto e a riorganizzarci. Siamo profondamente addolorati. I nostri pensieri sono rivolti a tutte le persone coinvolte. Le operazioni di recupero in mare comportano sempre un elemento di rischio. Il team di recupero sta fornendo piena collaborazione alle autorità nelle indagini. Sebbene vi sia un notevole interesse per questo progetto, chiediamo ai media di essere rispettosi dell’intero team e di concedere tempo sufficiente affinché le indagini procedano correttamente e le persone coinvolte possano riflettere e piangere in questo momento terribilmente triste”.