In occasione della beatificazione ad Agrigento del “giudice ragazzino”, il Teatro Massimo Bellini di Catania presenta una prima mondiale dal titolo “Sub tutela Dei. Per il giudice Livatino”. Un omaggio al magistrato trucidato dalla mafia per la profonda fede cattolica che lo rendeva incorruttibile.
Si tratta di un dramma lirico musicato dal compositore Matteo Musumeci su libretto di Vincenzo Vitale, giurista e scrittore. L’opera, verrà eseguita il 9 maggio, lo stesso giorno della beatificazione, alle 18,00 al Teatro Massimo Bellini in forma oratoriale e in assenza di pubblico ma verrà registrato e sarà comunque possibile rivederlo in seguito il 2 giugno.
Nel cast, il tenore Ayon Rivas, il mezzosoprano Anastasia Boldyreva, il baritono Franco Vassallo e il soprano Francesca Dotto. La voce recitante sarà quella di Massimo Popolizio mentre, a dirigere l’Orchestra del Teatro Massimo Bellini sarà Gianluigi Dettori.
I contenuti dell’opera sono stati anticipati oggi nel corso di una conferenza conferenza stampa digitale.
Per Manlio Messina – Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana – “La Sicilia sta cambiando volto anche grazie all’esempio del giudice Livatino. Oggi, consentiamo al nostro teatro di andare avanti e di operare anche se in maniera ristretta. Tuttavia era importante dare un segnale, in attesa di riportare il pubblico in sala”.
Il fil rouge che attraversa l’opera riguarda il rapporto tra legalità e arte rimarcato anche dalle figure che hanno preso parte al progetto: artisti, magistrati, giornalisti che hanno messo al centro la figura del magistrato.
Per Daniela Lo Cascio – Commissario straordinario del Teatro Massimo Bellini: “Abbiamo suggellato l’evento della beatificazione del giudice voluta da Papa Francesco con quest’opera inedita che ricorda come il suo sacrificio non sia stato vano”
Secondo Giovanni Cultrera – Sovrintendente del Teatro Massimo Bellini il progetto è: “Una missione per gli enti pubblici. In quest’opera lirica si fondono arte e legalità, fede e coscienza sociale. Non appena possibile, ovvero quando l’ emergenza epidemiologica cesserà, ci sarà più spazio per la drammaturgia e la scenografia”.
“Una sfida musicale dai temi delicati e contemporanei. Serviva non cadere nella retorica e una musica che esaltasse la parola, l’intenzione della parola”. Così, l’autore delle musiche Matteo Musumeci.
La cerimonia di beatificazione si svolgerà domenica prossima, 9 maggio, nella cattedrale di Agrigento e sarà presieduta dal cardinale dal cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. La data non è casuale: nel 1993, proprio il 9 maggio, Giovanni Paolo II, nella Valle dei Templi, rivolse il suo appello ai mafiosi: “Convertitevi!”.
Livatino fu ucciso il 21 settembre 1990 lungo la statale che ogni mattina percorreva in auto da Canicattì al tribunale di Agrigento. Aveva appena 37 anni, ma aveva già svolto importantissime indagini contro la mafia. Il “giudice ragazzino” sarà dunque il primo magistrato beato nella storia della Chiesa.