“Sulla questione rifiuti, Orlando e Norata piuttosto che elemosinare sostanze se ne facciano una ragione e si guardino nelle loro tasche – a dirlo è Vincenzo Figuccia, deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia che prosegue – Palermo non si può più accollare l’onere di Bellolampo che va assolutamente chiusa per l’inquinamento atmosferico che incombe sulla città”.
“E se com’è noto, i veleni sono da circa 30 anni nell’aria e hanno mietuto vittime, il sindaco trovi una soluzione immediata. Quanto è sotto gli occhi di tutti è il prezzo dello statalismo che Orlando ha voluto ostentare negli anni rinunciando e sacrificando l’impegno di una comunità a differenziare. Tutto ha generato lassismo e anarchia“, aggiunge Figuccia.
“Ogni giorno – osserva – scendono per strada migliaia di dipendenti tra Rap e Reset che potrebbero tranquillamente imbastire un sistema integrato per la raccolta differenziata che ancora in città non arriva neanche al 18%. E invece nel paese dei balocchi ognuno fa ciò che vuole e il Comune piange per essere foraggiato dalla Regione”.
“Non posso che fare un appello – conclude il deputato regionale – a tutti i colleghi deputati eletti nel collegio di Palermo perché questo rubinetto regionale a sostegno di una logica pro discarica, venga chiuso“.