Malgrado le diffide ricevute dalla Regione e i continui solleciti, l’Amministrazione Caputo resta in grave ritardo circa l’approvazione del Rendiconto 2023, generando una sofferenza per il Comune di Belpasso che va oltre l’ordinario, spiegano i consiglieri Andrea Paparo capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale e Mario Pulvirenti in quota Lega.
Lo scorso 16 settembre, sono stai inseriti agli atti quelli che sono i documenti relativi al rendiconto.
In seguito, così come previsto dalla legge, vigono 20 giorni in cui i consiglieri hanno il tempo di esaminare il materiale, e solo successivamente può essere convocato il consiglio comunale.
Il presidente del consiglio, Andrea Magrì, per venire incontro all’amministrazione, ha chiesto di rinunciare all’unanimità ai 20 giorni canonici in modo tale da poter, il 24 settembre, votare il rendiconto e quindi provvedere entro giorno 30 alle tre assunzioni programmate, una nell’ambito della ragioneria e due nei servizi sociali, che al momento risultano bloccate.
“Noi non ci siamo sentiti di rinunciare a questi giorni – sottolineano Paparo e Pulvirenti – propedeutici allo studio delle carte, poiché essenziali per formulare le adeguate domande al ragioniere e al revisore dei conti. La perdita della possibilità attuale di assumere dipendenti, che avrebbero dato un’immediata boccata d’ossigeno alla Ragioneria e agli uffici dei Servizi sociali, è da addebitare all’amministrazione, perché con colpevolezza si sono ridotti allo stremo senza un giustificato motivo.
“Siamo di fronte a una prova di superficialità da parte dell’Amministrazione Caputo che francamente ci saremmo evitati e che, per di più, manda in fumo il rafforzamento del personale dell’Ente”.
“È una vicenda inspiegabile, fonte di incertezza per il nostro Comune – concludono – e di cui chiederemo conto al sindaco, chiamandolo a riferire in aula. Purtroppo amministrare rincorrendo le emergenze, senza una visione organica di ciò che serve a Belpasso, porta a questi risultati: la stabilità finanziaria del nostro Comune messa in discussione e il blocco delle assunzioni. Di questo il sindaco dovrà rendere conto dinanzi ai cittadini”.