Il Comune di Palermo ha perso la causa contro la Strasburgo Immobiliare che verteva sul pagamento dovuto da Palazzo delle Aquile dei canoni di affitto da corrispondere alla società per alcuni beni confiscati alla mafia. La stessa Immobiliare Strasburgo, infatti, era stata acquisita dall’Agenzia per i beni confiscati dopo che era stata sottratta al costruttore Vincenzo Piazza.
Il Comune si era opposto a cinque decreti ingiuntivi per il pagamento di circa 30 milioni di euro. Per tre di questi – circa 13 milioni – il giudice ha stabilito che l’amministrazione dovrà pagare, mentre per gli altri si dovrà attendere maggio, quando sarà emanata la sentenza.
Il Comune si era opposto ai pagamenti perché riteneva che non fossero dovuto in forza di un protocollo d’intesa firmato dal viceMinistero dell’Economia e stipulato dal Sindaco e dall’Agenzia del Demanio, che si era impegnata a cedere gratuitamente entro la fine del 2007 all’amministrazione comunale gli edifici in uso, appartenenti al patrimonio immobiliare di imprese confiscate. L’opposizione della Strasburgo Immobiliare era che quel protocollo non era mai stato formalizzato con atti successivi, e che quindi i pagamenti degli affitti fossero dovuti.
Il giudice ha deciso che i pagamenti fossero dovuti in forza dei contratti di locazione sottoscritti dalle parti e prodotti dall’a Strasburgo Immobiliare