“Il 25 giugno 2019 è stato sottoscritto un accordo sindacale, riguardante un piano straordinario, che consente di derogare i limiti dei festivi previsti dal contratto di lavoro e di tenere aperti i siti della cultura siciliana per tutto il 2019 e a tutt’oggi, il Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, non ha ancora notificato l’accordo di cui sopra, né tantomeno fornito direttive alle Strutture Periferiche circa le modalità attuative del medesimo accordo”. A dichiararlo sono i segretari regionali di CGIL FP (Campagna – Raffa), UIL FPL (Crimi – Camarda), COBAS/CODIR (D’Amico – Romano), SADIRS (Salerno – Di Paola), UGL (Lo Verso – Notaro) e SIAD (Di Pasquale).
“Una simile situazione – continuano i sindacalisti – non si era mai verificata prima e se da una parte genera certamente disagio e disorientamento tra il personale appartenente all’Area della Vigilanza, dall’altra ci costringe a proclamare lo stato di agitazione. Considerate le problematiche dell’essenzialità dei servizi legati alla tutela e alla sicurezza dei beni culturali siciliani – proseguono – nonché delle eventuali ricadute sull’industria turistica dei territori in questo particolare momento per eventuali chiusure dei siti culturali, abbiamo dato comunicazione della proclamazione dello stato di agitazione a tutte le prefetture provinciali.
Invitiamo il Dirigente Generale a notificare, entro e non oltre cinque giorni dalla data del presente comunicato, l’accordo che consente di tenere aperti i siti della cultura siciliana per tutto il 2019 ai Responsabili dei Siti Culturali Siciliani e a impartire le necessarie direttive in linea con quanto pattuito in sede negoziale, avvertendo che se ciò non dovesse verificarsi verranno adottate rivendicazioni più forti che tenderanno a paralizzare l’intero settore dei beni culturali”.