In realtà la proposta di legge per l’istituzione di una Commissione Bicamerale d’inchiesta sull’uso politico della giustizia è stata depositata ad ottobre, ma l’assoluzione di Berlusconi al Ruby ter (qui) l’ha rimbalzata tra gli argomenti del dibattito e stando alle prime dichiarazioni sarà calendarizzata già a marzo.
Tra i firmatari della proposta, targata Forza Italia, c’è il messinese Tommaso Calderone che è anche capogruppo azzurro della Commissione Giustizia alla Camera e che sottolinea: “E’ stata la prima proposta di legge presentata dal partito, infatti è datata 13 ottobre, giorno della prima seduta della Camera”.
La proposta prevede l’istituzione di una Commissione Bicamerale (cioè formata da senatori e deputati) per valutare se nel corso degli anni vi sia stato un uso strumentale e politico della giustizia.
“Ho chiesto che la proposta venga calendarizzata in Commissione Giustizia dopo l’ennesima, giusta, corretta e aggiungo dolorosa, assoluzione di Berlusconi. Non siamo ipocriti, è inutile nasconderlo- spiega Calderone- E’ legittimo il sospetto che vi sia stata una viziata e non certamente patologica commistione tra politica e giustizia e talune volte anche più della percezione di un uso politico della giustizia”.
Analoga richiesta di calendarizzazione della pdl la sta facendo il capogruppo di Forza Italia in Commissione Affari Istituzionali Russo.
Se Fratelli d’Italia frena temendo di inasprire un terreno già surriscaldato dalle proposte di riforma che il ministro Nordio ha messo tra le priorità nonché dal caso Cospito, in Forza Italia si fa quadrato intorno a Berlusconi e non è escluso che la proposta possa essere calendarizzata il prossimo mese.
“Un noto giurista scriveva che subire un processo penale è già una pena…..-dichiara Calderone all’Ansa- immagiamo quindi cosa possa avere passato il nostro presidente Berlusconi che ha resistito a processi continui. Certo, non bisogna fare di tutta l’erba un fascio ed anzi la stragrande maggioranza dei magistrati esercita egregiamente il suo mestiere, ma è evidente che qualcosa non ha funzionato. Non parlerei di toghe rosse ma la Commissione serve proprio a questo, a fugare i dubbi, verificare cosa sia accaduto. Io personalmente ritengo che vi sia stato un uso politico della giustizia. C’è stato fumus persecutionis, anzi, nel suo caso c’è stata un’assurda e vergognosa persecuzione, altro che fumo….”
Calderone esclude che calendarizzare la proposta possa essere come aggiungere benzina su un fuoco già alto e ricorda che la Costituzione Italiana prevede la separazione dei poteri ed un sistema triadico. Non a caso il parlamentare è tra i firmatari di un’altra proposta, quella per la separazione delle carriere dei magistrati (qui) e nei giorni scorsi è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa alla Camera.
“Non mi stancherò mai di ripeterlo: comanda la norma. Il Parlamento fa le leggi, i giudici le applicano, i cittadini le osservano. Il Parlamento deve fare le norme senza subire interferenze, i magistrati devono fare le sentenze senza subire interferenze, i cittadini devono rispettare la legge. L’autorevolezza della politica dipende da questo, ma negli ultimi 30 anni ci sono stati condizionamenti esterni e paure. La politica deve poter legiferare con serenità, solo se funziona il sistema funzionerà bene anche la giustizia ed il sistema è triadico”.