La segretaria della Flc Cgil Sicilia, Graziamaria Pistorino, commenta l’incremento di 15 milioni di euro per l’istruzione siciliana, previsto dall’assessore Lagalla, definendolo “inadeguato”.
“Perché – continua Pistorino – queste risorse bastano a malapena a garantire l’ordinaria amministrazione. La scuola, l’università e la ricerca in Sicilia hanno bisogno di grandi piani di investimento“.
“L’1,3 milioni di euro in più stanziati per la scuola dell’infanzia (0-6 anni) – spiega – non bastano a bilanciare il misero finanziamento di 13 milioni destinato dal Miur alla Sicilia. Finanziamento che peraltro andava assolutamente rinegoziato perché discrimina i nostri bambini. A fronte di questa penuria di risorse non si capisce perché si debba regalare 1 milione alle scuole paritarie. Inoltre, l’incremento di soli 2,5 milioni di euro del fondo destinato al funzionamento delle scuole siciliane di ogni ordine e grado ci sembra ben poca cosa, viste le condizioni di disagio in cui versano gli istituti della regione“.
“Nel frattempo – continua Pistorino – la quasi totalità delle scuole siciliane non può attivare il tempo pieno, per il quale il Ministero è disposto a concedere l’assegnazione del personale necessario, solo perché i locali non sono a norma o perché i comuni non hanno i fondi per il cofinanziamento delle mense. Ricordiamo, infatti, che l’Isola è ferma ad un misero 7% di tempo pieno contro il 48% di altre regioni del Nord. Sarebbe stata questa l’occasione per ampliare l’organico e dare ai nostri studenti le stesse opportunità che altrove sono garantite, oltre che favorire il rientro dei docenti dal Nord e l’assunzione dei vincitori di concorso che non trovano posto in Sicilia“.
“Per tutte queste ragioni – conclude – non possiamo condividere la soddisfazione dell’assessore. La legge di bilancio doveva e poteva essere lo strumento per individuare nel settore dell’istruzione e della ricerca il vero volano dello sviluppo della Sicilia“.