Sono ore complicate in Egitto per i due coniugi palermitani che si trovano attualmente ricoverati a Sharm El Sheikh per una probabile intossicazione alimentare per la quale ha drammaticamente perso la vita il loro bambino di appena sei anni.
E c’è ancora molto da chiarire sulle cause del decesso e sulle procedure sanitarie adoperate in Egitto, prima dalla struttura alberghiera, quindi dalla guardia medica e dall’ospedale, dove è morto il piccolo Andrea, che si era sentito male alcune ore prima con capogiri e vomito, nonostante i tentativi di rianimazione. Sul cadavere del bimbo sarà effettuata l’autopsia, mentre la Procura egiziana ha fatto sapere di aver avviato delle indagini per riscontrare eventuali negligenze. Allo stesso tempo, è stata più volta esclusa la possibilità di un avvelenamento.
La Farnesina è in contatto con i familiari dei coniugi, che vorrebbero raggiungere l’Egitto, mentre la madre del piccolo deceduto, che si trova in condizioni meno gravi rispetto al padre che è ricoverato in rianimazione, ha chiesto di poter accelerare le procedure per un rimpatrio con un volo speciale in considerazione delle condizioni di salute attuali.
Le autorità egiziane hanno invece fatto sapere che dopo le dimissioni dall’ospedale la coppia avrà la possibilità di lasciare il paese. L’ambasciata d’Italia in Egitto ha già assicurato il massimo sostegno ai due coniugi sconvolti da un dramma tuttora inspiegabile.
IL SINDACO DI PALERMO
“Tutto quello che potrà essere fatto sarà fatto rispetto ad una vicenda così triste. Contatterò i genitori del bambino nelle prossime ore non appena avremo capito che cosa sarà possibile fare per loro”. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla.