Condividi

Mafia, blitz a Palermo: 28 in manette, arrestato un noto avvocato

lunedì 16 Luglio 2018
finanza

La nuova mafia si stava organizzando dalle ceneri della vecchia Cosa nostra di Totò Riina. Stamattina all’alba il blitz del nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza ha fatto scattare 28 ordinanze cautelari, con le accuse di riciclaggio e associazione mafiosa. Una vasta operazione che svela una rete di legami mafiosi di boss di vari mandamenti, da Porta Nuova a Resuttana. In cella sono finiti in 24, mentre i restanti 4 sono stati posti ai domiciliari. 

Il perno della riorganizzazione mafiosa sarebbe stato Giuseppe Corona, cassiere in un bar di Palermo, ma in realtà tesoriere di Cosa nostra: sarebbe stato lui a gestire i proventi mafiosi, reinvestendoli in attività lecite intestate a diversi prestanome: bar, tabaccherie e negozi vari.

Corona non è un insospettabile. Il suo nome spunta negli atti di un’inchiesta che, l’anno scorso, portò in carcere i vertici del clan mafioso di Resuttana da sempre guidato dai boss stragisti della famiglia Madonia. Condannato a 17 anni per un omicidio commesso dopo una banale lite per la restituzione di un braccialetto, figlio di un mafioso assassinato, di lui il capomafia Gregorio Palazzotto diceva “è mio fratello”. I Madonia gli avrebbero affidato il loro tesoro, tanti soldi da ripulire, e le scommesse dell’ippodromo, poi sequestrato per mafia. Bar, tabacchi, immobili, Corona negli anni ha fatto molti investimenti. Col denaro delle cosche, secondo i pm.

Corona è finito in cella, insieme alla rete di presunti affiliati e prestanome. Tra i coinvolti anche professionisti, come l’avvocato Nico Riccobene, noto penalista palermitano che è stato posto agli arresti domiciliari.

L’inchiesta, ribattezzata “Operazione delirio” è condotta dal procuratore aggiunto della Dda Salvatore De Luca insieme ai pm, Siro De Flammineis, Amelia Luise, Annamaria Picozzi e Roberto Tartaglia. Le ordinanze sono state firmate dal gip Amelia Luise.

Oltre ai 28 arresti, sono state eseguite, dunque, perquisizioni e sequestri di società e immobili per diversi milioni di euro. Nell’elenco dei destinatari del provvedimento ci sono anche i vecchi gestori di tre note pasticcerie: la Albas srl di piazza Don Bosco 7 C/D, il Bar Alba srl, piazza Don Bosco 7 C/D e la Pasticceria Alba srl, viale Margherita Di Savoia. Locali conosciuti in città “allora tenuti in vita anche con i soldi del clan”, ha detto il tenente colonnello Saverio Angiulli del nucleo di polizia valutaria della guardia di Finanza.  Tra i beni finiti sotto sequestro diversi immobili in via Isidoro Carini, in via Francesco Omodei, in via Giusppe Impastato, in via Giuseppe Loria, in via Sampolo e in via Barbarigo. Numerose le società che spuntano nell’inchiesta, tra queste la Cotasa società srls, piazza Don Bosco 7/H, la Cabo srl, via Cala 64, la Debo srl, via Agostino de Cosmi 47/47; la Medi Games srl, via Biagio Petrocelli 3A; la ditta individuale Gnoffo Angela, via Alfonso Amorelli 12 e via Malaspina 102/104; la ditta individuale Giannotta Gianpiero, vicolo Appalto e via de Materassai 3; la ditta individuale Oliveri Nunzio, via Cappuccini 124 e via Papireto 39/41; la società Aurora bar srls, via Francesco Crispi 290 e via Ruggero Loria 62.

LEGGI ANCHE

Mafia, blitz a Palermo: ecco i nomi di tutti gli arrestati. Sequestrato il “Bar Alba” al vecchio socio

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Giovani fuorviati dal crack, crea una barriera insormontabile” CLICCA PER IL VIDEO

L’intervista de ilSicilia.it a Franco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. Il ricordo del figlio, l’impegno quotidiano per sensibilizzare sul tema delle droghe nelle scuole, l’importanza di strutture sul territorio come la “Casa di Giulio” e il centro di pronta accoglienza…

BarSicilia

Bar Sicilia, Razza pronto a correre per un seggio a Strasburgo: “L’Europa entra sempre più nella vita dei siciliani” CLICCA PER IL VIDEO

Prima di affrontare la campagna elettorale che separa i siciliani dal voto del prossimo 8 e 9 giugno, Razza fissa la sua marcia d’avvicinamento all’obiettivo delineando concetti e misurando il feedback con i propri elettori

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.