“Le prime sale operatorie dell’ospedale di Taormina già ristrutturate saranno consegnate e rese disponibili al personale medico entro la fine di febbraio”. Lo ha reso noto il commissario straordinario dell’Asp Messina, Bernardo Alagna, a seguito di una riunione tecnica da lui convocata per dirimere le problematiche riguardanti questa vicenda.
Tre delle sei sale del San Vincenzo sono ormai pronte da qualche tempo ma sin qui non sono state ancora attivate perché mancano alcune rifiniture ed arredi e su questi ritardi, che hanno destato la preoccupazione dei primari delle unità operative del presidio di contrada Sirina con i conseguenti disagi e rinvii di interventi importanti, in primis per quanto attiene il trattamento dei pazienti oncologici.
In particolare sino a questo momento si lavora con le altre tre sale operatorie non ancora ristrutturate nonostante siano in pratica pronte le prime tre sale già sottoposte ad interventi e mancanti solo di alcuni dettagli. Alagna ha convocato ha una riunione con i responsabili dell’Ufficio Tecnico, di Ingegneria Clinica e del Provveditorato.
“Ho voluto convocare questa riunione, come avevo anche preannunciato di recente, per imprimere la necessaria accelerazione su questa vicenda – ha detto il commissario straordinario dell’Asp – ed è stato fatto il punto della situazione, soprattutto per definire lo stato delle procedure e chiarire quali siano le tecnologie mancanti nelle tre sale già ultimate e per le altre tre che dovranno poi essere sottoposte anch’esse ai previsti lavori. Abbiamo dato disposizione di ultimare in fretta le sale già pronte, con particolare riferimento all’alloggiamento per i lavelli a cellula foto-elettrica. E’ stato disposto anche l’acquisto dei nuovi pensili delle sale operatorie, anche in questo caso per tutte le sei sale del presidio. Tra poche settimane si potranno intanto consegnare in via definitiva le prime tre sale”.
Il manager ha poi rimarcato che “entro la fine febbraio sarà pronto il materiale da posizionare nelle sale operatorie già sottoposte ai lavori” e che “per evitare analoghi ritardi nelle altre tre sale, dove quanto prima verranno avviati i lavori, sarà intanto acquistato in anticipo anche il materiale necessario per le medesime rifiniture”.
Si tratta di un piano di interventi da Un milione di euro sul quale si sono allungati i tempi per una perizia di variante rispetto al progetto iniziale, che ha portato alla modifica delle previsioni progettuali in appalto, consistenti in sostanza nella realizzazione di due sale operatorie sulle sei previste in gara, schermate con la collocazione di adeguate protezioni anti-RX per poter cioè effettuare attività di diagnostica complementare con radiazioni ionizzanti.