Si sblocca la situazione delle sale operatorie dell’ospedale San Vincenzo di Taormina. Si è svolto nelle scorse ore un confronto negli uffici dell’azienda sanitaria messinese tra il commissario straordinario dell’Asp Messina, Bernardo Alagna, e la ditta incaricata per i lavori di ristrutturazione del blocco operatorio del presidio ospedaliero di contrada Sirina. Alla riunione ha preso parte anche il direttore sanitario dell’azienda, Domenico Sindoni.
Per il blocco operatorio di Taormina si parla di un piano da Un milione di euro sul quale si è resa necessaria una perizia di variante e quindi sono intervenute delle modifiche rispetto alle previsioni iniziali. Le sale interessate da questo piano di interventi sono 6, di cui tre già pronte da alcuni mesi ma ancora in attesa di essere consegnate e dunque restituite al personale medico del San Vincenzo per le attività operatorie. Le altre tre sale sono quelle attualmente utilizzate e che dovranno ora essere sottoposte ai necessari lavori.
“Nel corso di questa riunione si è stabilito, intanto, che le tre sale già praticamente pronte verranno consegnate in tempi molto stretti, è una questione di pochi giorni – ha evidenziato Alagna –. I ritardi, come si sa, hanno riguardato la collocazione di alcuni pensili ed arredi ma questo problema è ormai superato”. Da qui ad una o due settimane al massimo le sale in questione, già ristrutturate, dovrebbero essere finalmente disponibili.
La vicenda ha suscitato sin qui il forte malcontento dei medici del San Vincenzo che hanno lamentato di non poter effettuare la normale attività operatoria, a pieno regime, e hanno sollecitato a più riprese la consegna delle sale che era attesa già lo scorso anno.
Per le tre sale ancora da ristrutturare si temono analoghi ritardi e ieri sono arrivate delle novità. “Abbiamo concordato con l’impresa che le opere per queste altre sale verranno effettuate dopo il 20 agosto. Nel frattempo, quindi, potranno essere intanto utilizzate tutte le sei sale consentendo l’attività operatoria a pieno regime. E’ chiaro che, al contempo, abbiamo rappresentato all’impresa l’esigenza di evitare ulteriori lungaggini e quindi abbiamo richiesto di eseguire poi nel più breve tempo possibile i lavori di queste altre tre sale nel momento in cui verranno avviati”.