“Attraverso il cibo si incontrano i popoli che mettono insieme le loro migliori esperienze di produzione del mare e della terra, creando così momenti di integrazione. Il modello di sviluppo che noi esportiamo è quello del cluster che si fa attraverso la green e l’economia circolare“.
Lo dice Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto della pesca e della crescita blu che organizza, con altri enti, Blue sea land 2017.
Tumbiolo evidenzia anche che alla kermesse che si svolge a Mazara del Vallo partecipano delegazioni di 58 paesi, tra cui una trentina di ambasciatori e otto ministri, oltre a 60 buyer che in questi giorni effettueranno 1.200 incontri.
“Sulla pesca nel Mediterraneo la Sicilia pone due temi: quello legato all’innovazione per l’aspetto artigianale e quella dei piani di gestione condivisi per la pesca d’altura“, spiega Dario Cartabellotta, dirigente generale del Dipartimento pesca mediterranea della Regione.
“La Sicilia – aggiunge Cartabellotta – si trova a effettuare una gestione transfrontaliera con Tunisia, Algeria ed Egitto. Conseguentemente dobbiamo pensare a un piano di gestione delle risorse ittiche a livello mediterraneo con calendari di pesca e di fermo biologico comuni“.