Da quattro mesi senza cassa integrazione e senza prospettive di rientro al lavoro, i mille operai della Blutec di Termini Imerese (tra diretti e indotto) per i sindacati “sono allo stremo e pronti a tutto per la disperazione“. Ecco perché nel vertice sulla vertenza Blutec in programma domani, giovedì 3 ottobre, al Mise, alle 16, Fim Fiom e Uilm si aspettano “passi risolutivi“.
“Per i lavoratori è il momento più buio degli ultimi dieci anni – dice il segretario della Fiom siciliana, Roberto Mastrosimone – C’è una inchiesta giudiziaria che ovviamente avrà i suoi tempi, per cui ci aspettiamo che il governo Conte, anche attraverso Invitalia, e la Regione siciliana si assumano direttamente la responsabilità di governare la reindustrializzazione dell’area di Termini Imerese. I fondi ci sono, ora serve un intervento vero e immediato“.
“Non c’è più tempo da perdere – aggiunge Mastrosimone – Domani vogliamo azioni concrete. I governi prendano in mano il caso Blutec, ormai è evidente che con la vicenda giudiziaria di Termini Imerese serve un’alternativa produttiva, anche perché rispetto al resto del gruppo in questo sito non c’è lavoro”. Dal ministero del Lavoro, che domani sarà presente al tavolo, i sindacati si attendono lo sblocco della Cig. “Non era mai accaduto ai tempi della Fiat che i lavoratori rimanessero scoperti dagli ammortizzatori sociali per un periodo così lungo – accusa la Fiom – Il governo sappia che di fronte ha una polveriera sociale“.