Il Tribunale delle Libertà di Palermo ha accolto l’istanza di riesame dei difensori di Blutec anche per la posizione dell’amministratore delegato Cosimo di Cursi, ordinandone l’immediata liberazione.
Come era avvenuto due settimane fa per il presidente Roberto Ginatta, anch’egli assistito dallo Studio Grande Stevens di Torino, Milano e Roma, liberato dagli arresti domiciliari con la stessa motivazione di incompetenza territoriale di Termini Imerese e trasmissione degli atti al Tribunale di Torino. Disposta, inoltre, la restituzione di tutti i beni patrimoniali sequestrati al presidente Ginatta e all’ad di Cursi, per un valore complessivo di circa 13 milioni di euro.
Giuseppe Glorioso resta, per il momento, amministratore giudiziario della Blutec. Si tratta dell’unico provvedimento conservato dai giudici palermitani. La conferma dell’amministratore giudiziario è stata presa, spiegano i legali dello Studio Grande Stevens che difendono Ginatta e di Cursi, nelle more della decisione sulle misure di inibizione all’esercizio delle cariche sociali di Ginatta e di Cursi che si discuteranno il 15 aprile. Il provvedimento dovrà però essere confermato entro 20 giorni dalla trasmissione del fascicolo al Tribunale di Torino, ritenuto territorialmente competente.
Intanto a Roma, oggi 9 aprile, si è tiene un sit-in dei lavoratori Blutec davanti al ministero dello Sviluppo economico, nel giorno in cui si riapre il tavolo con al centro il piano di reindustrializzazione dello stabilimento della provincia di Palermo. I lavoratori coinvolti dalla vertenza sono mille in Sicilia, inclusi i 300 dell’indotto.
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