La BTE di Confesercenti Sicilia, giunta alla sua sesta edizione e patrocinata dal governo Musumeci uscente, è partita a pieno regime con l’intera filiera turistica: occasione importante per le imprese siciliane di mettere in vetrina le eccellenze tipiche dell’Isola.
La kermesse, allestita all’interno del porto turistico di Capo d’Orlando dal 30 settembre al 2 ottobre, (il programma completo su www.expobte.it) è dedicata alla valorizzazione della ricettività extra alberghiera che in Sicilia conta oltre 6500 aziende. Parliamo di campeggi, B&B, case vacanza, imbarcazioni da diporto, glamping, agriturismi, charter nautici. Insomma, tutto ciò che si muove al di fuori dall’hotellerie e che negli ultimi 10 anni ha costituto l’ossatura dello sviluppo turistico dell’Isola aprendo la strada ad un turismo sempre più di tipo esperienziale, ma comunque ospitale per i visitatori.
Approfondito il tema delle economie generate dai sistemi di ospitalità alternativi a quelli alberghieri, è stato rilevato che il turismo extralberghiero è un settore resiliente e in crescita, nonostante due anni di pandemia: nel 2022 ha movimentato una spesa per 86 milioni con un aumento della domanda pari al 10% e un +8% di strutture. Economie certamente positive chiamate ora a fare i conti con la crisi energetica.
Il dato emerge dal Report OTIE 2022 realizzato per BTE dall’Osservatorio sul Turismo per le Economie delle Isole, presentato questa mattina al convegno di apertura della Borsa alla presenza della presidente nazionale di Confesercenti Patrizia De Luise e del presidente regionale Vittorio Messina, che è anche presidente nazionale di Asso Turismo Confesercenti. Poi i saluti del sindaco di Capo d’Orlando
Francesco Ingrillì e da remoto, la presidente di Enit, Roberta Garibaldi.
“Il turismo può dare un contributo fondamentale, in questa fase, al nostro Pil, ma la crisi energetica rende tutto più difficile – ha detto De Luise – È chiaro che le imprese non possono affrontare per un periodo prolungato un aumento dei costi energetici come quello in arrivo. Secondo le nostre stime, senza una netta inversione di tendenza delle tariffe energetiche, le attività del turismo alberghiero ed extralberghiero si troveranno a pagare nei prossimi dodici mesi una maxi-bolletta fino a 3 miliardi di euro”.
De Luise ha rilanciato l’appello al futuro governo: “Questi aumenti non si possono traslare sui prezzi per i consumatori, si andrebbe fuori mercato. Serve un intervento urgente per frenare le tariffe di luce e gas. È necessario pensare al futuro, sul fronte della transizione energetica, guardando alla sostenibilità. E utilizzare efficientemente le risorse del PNRR puntando sulle infrastrutture e i collegamenti, senza i quali rimangono inespresse le immense potenzialità del turismo”.
“Il turismo extralberghiero ha consentito durante la pandemia di mantenere alta l’ospitalità – ha detto Vittorio Messina, presidente nazionale di Assoturismo – Ci confrontiamo con questa Borsa per tirare le somme di un periodo difficilissimo che non ci aspettavamo ma anche per ragionare di una filiera, quella turistica, che ha dimostrato vivacità. È il momento di fare sintesi e farsi trovare pronti. L’extralberghiero non è più un turismo di nicchia ma una fetta rilevante del turismo siciliano e delle Isole”.
“Il governo Musumeci ha dato un concreto supporto al progetto – ha detto l’assessore uscente Cordaro – Obiettivo è la destagionalizzazione, perché la Sicilia diventi meta del turismo mondiale tutto l’anno. La nostra è una terra ricca di risorse”.
Presenti 20 buyers internazionali ( provenienti da Repubblica Ceca, Cipro, Regno Unito, Germania, Italia, Bulgaria, Ucraina, Portogallo, Stati Uniti e Francia), 60 espositori, seminari su efficientamento energetico alla luce dei nuovi rincari energetici, workshop, degustazioni. E uno sguardo importante è rivolto all’agroalimentare, una delle leve che di più trainano i flussi turistici sul nostro territorio.
Il file rouge della kermesse è, infatti, l’internazionalizzazione del sistema territoriale, consapevole di rappresentare una destinazione turistica di successo. Le imprese hanno, infatti, rafforzato il proprio brand e stretto rapporti commerciali con agenti di viaggio e operatori turistici di tutto il mondo grazie a BTE. Ma soprattutto, sono nati percorsi formativi e network aziendali che consentono di migliorare l’offerta, raggiungendo alti standard qualitativi e di affidabilità.