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le dichiarazioni

Buco da 400 milioni nella sanità? Cracolici (PD): “Se fosse così andrebbe commissariata”

mercoledì 1 Marzo 2023

Ci sarebbe un buco da 400 milioni nella sanità. Lo ha riferito ieri il deputato del PD all’Ars, Antonello Cracolici, nel corso del dibattito in aula sui precari Covid.

Se ne parla ma nessuno formalizza, né dice la verità. Pare che il sistema sanitario, dopo anni in cui si era rimesso in ordine e cercato di riportare la sostenibilità del ssr alla dimensione finanziaria –  nel corso del 2022 e a prescindere dal Covid –  sia entrato in una fase di non governance, determinando spinte a superare i budget assegnati alle aziende. Per cui, oggi saremmo di fronte a un buco milionario nel sistema sanitario siciliano. Non ci scordiamo che la Sicilia, oltre 10 anni fa, è stata sottoposta ad un piano di rientro e l’abbiamo pagato a caro prezzo in termini di prestazioni  sanitarie. E se dopo 10 anni, siamo nuovamente di fronte ad un disordine dei conti e al rischio di essere penalizzati sul piano dei servizi sanitari –  in un tempo in cui dopo la stagione del Covid, dovrebbe ripartire la sanità in senso ordinario, garantendo le classiche prestazioni che sono state negate durante l’emergenza-  qualcosa non va. Se allora ci poteva essere una giustificazione in nome dell’emergenza, oggi è inaccettabile. Se fosse così, potremmo dire che la sanità siciliana va commissariata, perché è evidente che il sistema ordinario non è in grado di garantire la buona sanità. La famosa polvere sotto il tappeto, e a forza di farlo ad un certo punto il tappeto vola”.

La vertenza dei precari Covid- amministrativi e tecnici-  ha fatto discutere il parlamento siciliano. La questione ha movimentato gli animi dell’opposizione ma anche della maggioranza, e in pole position Fratelli d’Italia – primo partito della coalizione di centrodestra a sostegno del presidente della Regione Renato Schifani – che ha assediato l’assessore alla Salute Giovanna Volo, criticata anche dai meloniani romani.

La situazione mi sembra abbastanza confusa – ha detto Cracolici – Mi colpisce un fatto: come se il 28 febbraio, una data a conoscenza di tutti, fosse arrivato come un temporale inaspettato. Un governo che non prevede cosa fare un minuto dopo, la dice lunga su come affronta le questioni. Dimostra ancora una volta di non avere una strategia e crea caos. Basti vedere che ieri alcune aziende hanno provveduto a prorogare i rapporti di lavoro, altre no. La conferma dell’assenza di una direzione politico-amministrativa per questa Regione”. E infierire sull’assessore Volo “Mi sembra un altro gesto di ipocrisia. Il tema non è Volo, è la giunta di cui Fratelli d’Italia fanno parte. Come se fossero stati colti con le mani dentro il barattolo di marmellata e ognuno incolpa l’altro. Non hanno idea di come affrontare la questione”.

Saranno state le pressioni politiche, ma intanto ieri dalla Regione sono arrivate istruzioni operative per le ASP e aziende ospedaliere in merito al personale reclutato durante l’emergenza Covid. In particolare, vengono confermati, per i sanitari e socio-sanitario, e parasanitari, le indicazioni relative alla prosecuzione dei contratti, già fornite alla fine del dicembre scorso. Esattamente, il Milleproroghe prevede l’estensione, fino al 31 dicembre 2024, del periodo entro il quale si possono maturare i requisiti utili (18 mesi) alla stabilizzazione del personale che ha prestato servizio durante la pandemia, nonché l’ampliamento della platea dei destinatari dei processi di stabilizzazione, ricomprendendo, quindi oltre al personale sanitario e socio-sanitario, quello del ruolo amministrativo. Ovviamente in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale e nel rispetto delle disponibilità finanziarie di ogni azienda. Ma davvero saranno stabilizzati? “Sfuggiamo dalla demagogia e dal populismo straccione, va definito un vero piano di fabbisogno e di ricognizione delle risorse. Si sapeva quando fu fatta la proroga a settembre del 2022 sia con la legge che ha esteso fino al 28 febbraio i rapporti di lavoro in essere. Quella legge stabiliva che occorreva definire i fabbisogni. Non è stato fatto nulla”, ha poi concluso il deputato dem.

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