Cari lettori, siamo entrati nel gioioso periodo, bisogna cercare di viverlo così anche se i tempi sono complicati, che ci accompagna dalla Festa dell’Immacolata, attraverso Santa Lucia e il Natale, al 2023 e all’Epifania, che tutte le feste porta via.
Sembra quasi, da quanto fin qui scritto, che il nostro desiderio sia quello di superare tutti questi appuntamenti, tra la sacralità dei riti e il profano delle abbuffate, a tutta velocità e, invece, il nostro desiderio è quello di regalarvi momenti di spensieratezza facendovi immergere in un’ atmosfera fatta di tradizioni e di tantissime chicche della nostra Sicilia. Iniziamo il nostro viaggio partendo dalla devozione alla Madonna, dalla Festa dell’Immacolata tra storia, usanze e pietanze.
La Festa dell’8 dicembre è sempre stata molto sentita in Sicilia tanto che Pio XII proclamò l’Isola “Feudo di Maria”. Se la Chiesa, nel 1854, promulgò con Pio IX il dogma dell’Immacolata Concezione, il popolo siciliano e l’episcopato locale, già nel lontano 1655, appellarono la Madonna “Patrona della Sicilia“. Tantissime, infatti, sono le processioni che si organizzano in suo onore in tutti i comuni dell’isola. Alla devozione per la Vergine Madre, il più bell’ossimoro della storia, si accompagna, proprio in questa giornata, un divertimento per grandi e piccini che è l’addobbare l’albero di Natale. Ma quali sono le pietanze che caratterizzano questa giornata? Iniziamo con l’elenco: “sfinciuni”, “carduna“, baccalà chi passuli”, “muffulette” e ultimi, ma non ultimi, i dolci tra cui immancabili la “petrafennula”, probabilmente di origine araba, una sorta di torrone, avvolto in una carta colorata, a base di mandorle, miele, bucce di arancia e cedro, “mustazzola”, “buccellati”, chiamati, anche, cuccidatu, vurciddatu, purciddatu o ucciddatu, che rappresentano simbolicamente “u stellariu”, la corona di stelle della Madonna.
Le ricette che noi, tra quelle elencate, vogliamo darvi sono quelle del “baccalà chi passuli“ e della “petrafennula”. Siete pronti con carta e penna?
Baccalà chi passuli
Ingredienti:
- ● 1 kg filetti di baccalà già ammollato a pezzi
- ● 400 g polpa di pomodoro a pezzetti
- ● 1 cipolla
- ● 1 spicchio d’aglio
- ● un mazzetto di prezzemolo
- ● 100 g uva passa grossa
- ● 200 g olive nere snocciolate
- ● olio extravergine di oliva
- ● pepeProcedimento:
1.Lavate il pesce in acqua corrente e in un tegame capiente fate imbiondire, in olio abbondante, la cipolla affettata e lo spicchio d’aglio schiacciato.
2.Aggiungete il pomodoro, il prezzemolo tritato, le olive e l’uva passa, fatta rinvenire in acqua tiepida. Lasciate insaporire per un paio di minuti, mescolando di tanto in tanto. 3.Pepate, aggiungete un filo di acqua calda, portate a bollore per 10 minuti e, quindi, adagiate il pesce nel tegame. Fate cuocere a fiamma bassa per 20 minuti circa, facendo attenzione che non si attacchi al fondo. Per evitare che ciò accada, scuotete di tanto in tanto il tegame durante la cottura.
La Petrafennula
La petrafennula è un dolce croccante di origine araba, divenuto della tradizione siciliana, a base di miele, mandorle, scorze di cedro e arancia, confetti zuccherati e cannella, con cui chiudere, nel migliore dei modi, un bel pranzo. Andiamo alla ricetta.
Ingredienti:
- ● 400 g miele
- ● 200 g scorza di arancia
- ● 50 g scorza di cedro
- ● 150 g confetti zuccherati
- ● un cucchiaino di cannellaProcedimento:
- Versate il miele in una casseruola e fatelo sciogliere a fuoco basso.
- Aggiungete le bucce di agrumi a dadini e lasciate cuocere, mescolando
continuamente.
3. Non appena il composto si sarà addensato, rimuovetelo dal fuoco,
incorporate la cannella, i confetti e le mandorle tritate grossolanamente e mescolate
4. Versare il composto su carta da forno e spalmate la petrafennula fino a darle
uno spessore di circa 2 cm.
5. Successivamente, tagliate il dolce in rettangoli e fate raffreddare a
temperatura ambiente.
Buona Festa dell’Immacolata e nuove sorprese, che solleticheranno il vostro palato, vi attendono.