Renato Accorinti si ricandida a sindaco di Messina ma le sue bordate, destinate a chi lo ha preceduto sulla prima poltrona di Palazzo Zanca, non sono state affatto gradite da Giuseppe Buzzanca.
L’ex primo cittadino di Messina ha deciso, infatti, di replicare subito alle parole di Accorinti che nel video con cui annunciava la sua corsa alle Amministrative di primavera aveva dichiarato: “Il 24 giugno 2013 i cittadini messinesi mi hanno eletto sindaco, una grande emozione ma anche una grande responsabilità di portare avanti una città che era stata abbandonata e devastata da quella politica corrotta e abbiamo trovato mezzo miliardo di debiti che da lì a poco voleva dire il dissesto e dunque non avere più i diritti essenziali”.
“Accorinti straparla, evidentemente riferendosi anche a me, di politica corrotta. Dovrebbe vergognarsi” ha scritto Buzzanca sul suo profilo Facebook.
Ed ancora Buzzanca, sempre nello stesso post al vetriolo, ha aggiunto un’altra frecciata all’indirizzo dell’attuale sindaco: “Dopo 5 anni ha capito quanto sia difficile amministrare ma, per fortuna, il suo tempo è scaduto“. Si conferma, dunque, quanto mai spigoloso il rapporto tra l’ex e l’attuale sindaco di Messina, con il primo cittadino in carica che non perde occasione per rimarcare il disastro economico ereditato e con il suo predecessore che risponde per le rime contrattaccando alle accuse e tacciando il sindaco in carica di incapacità.
Intanto Accorinti ha ribadito la sua intenzione di giocarsi sino in fondo le chance di riconferma alle prossime elezioni comunali: “Ho sempre messo al primo posto i messinesi, l’importanza del sentire il calore della gente e devo dire che questo calore lo sento ogni giorno per le strade. Questa avventura va continuata perché Messina in questi cinque anni ha avuto un cambio a livello culturale. Il palazzo è diventato un luogo dove la gente si incontra, l’etica l’abbiamo messa al primo posto e ne siamo fieri. Faremo una campagna elettorale entusiasmante per cercare la riconferma. Messina sta cambiando, giorno dopo giorno. Stiamo salvando la città dal dissesto che era ormai incombente”.