“L’Italia è l’unico Paese che risarcisce fino ai beni immobili le comunità colpite da una calamità. Negli altri Stati, anche in Europa, e non soltanto in realtà come Giappone e Stati Uniti, il cittadino provvede a sottoscrivere una polizza assicurativa contro i rischi naturali”. Lo ha detto il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, intervenendo, a Catania, alla giornata conclusiva del 46simo congresso della Società italiana di medicina legale.
“La comunità – ha aggiunto il ministro – ritiene che lo Stato debba essere il garante della sicurezza di ciascuno di noi. Una calamità distrugge, lo Stato ricostruisce e compensa persino i beni mobili. La domanda è: ma siamo sicuri che lo Stato italiano possa avere, per questo tipo di attività, fondi sufficienti per sempre e per tutti? La risposta ve la do subito: no. In Italia abbiamo una Protezione Civile che è tra le più apprezzate del mondo; noi abbiamo sempre privilegiato l’emergenzialità, ma dobbiamo operare anche in funzione di un potenziamento di prevenzione”.
Il Governo, ha sottolineato Musumeci, “opera sul fronte della prevenzione anche nell’ottica di proteggere i conti pubblici”. “Abbiamo istituito una commissione – ricorda il ministro – della quale fanno parte i rappresentanti delle compagnie assicurative e intanto nella legge di bilancio 2024 abbiamo fissato un criterio: le aziende, escluse quelle agricole, devono sottoscrivere una polizza assicurativa contro i rischi naturali”.
È il primo passo – osserva Musumeci – poi passeremo alle famiglie. La partecipazione del cittadino attraverso la sottoscrizione di una polizza assicurativa consente al governo di intervenire meglio a sostegno in caso di calamità perché è chiaro che lo Stato non rimane alla finestra, non rimane a guardare”.
Alla Società italiana di medicina legale il ministro ha chiesto una “collaborazione se si rende necessario tradurre in attivi normativi iniziative che potrebbero colmare in questa materia eventuali lacune”. “Andremo dal ministro con proposte concrete – hanno anticipato il presidente, Franco Introna, e il segretario di Simla, Lucio Di Mauro – è un nostro interlocutore privilegiato. Vogliamo svolgere un’azione preventiva nell’ambito dell’emergenza; il nostro piano è quello di creare delle linee guida di medicina legale che possano agire sia sui mass disaster gestiti dall’autorità giudiziaria, dove già ci siamo, sia sui rischi naturali gestiti dalla protezione civile dove c’è ancora molto lavoro da fare”.