E’ già tempo di tornare in campo per la SSD Palermo, attesa dalla sfida contro il Marsala calcio.
La formazione lilibetana viene da un girone d’andata non facile, concluso con soli 18 punti in classifica che condannano, al momento, la squadra del presidente Domenico Cottone ai play-out. Ma gli azzurri sono pronti fin da subito a rialzarsi e cercheranno di farlo già nella partita del Renzo Barbera.
Abbiamo ascoltato ai nostri microfoni Maiko Candiano, centrale di centrocampo classe 1992 di ritorno dalla Caratese. L’italia-tedesco ha già vestito la maglia del Marsala nello splendido campionato dello scorso anno, concluso al terzo posto.
LE DICHIARAZIONI
Relativamente al campionato del Marsala, il centrocampista sottolinea che si tratta “di un momento particolare. Abbiamo perso una brutta partita a Biancavilla e il morale non era dei migliori. Abbiamo approfittato di questa pausa festiva per schiarirci le idee e ritrovare il nostro equilibrio“.
“Andremo a Palermo con lo spirito di una squadra che non ha nulla da perdere – dichiara Candiano -. Giochiamo contro la prima della classe, una partita di grosso prestigio. Ma la affronteremo con la stessa determinazione di partite come quella contro il Nola, dove ci dobbiamo guadagnare la salvezza. Se noi a Palermo non riusciamo a vincere è normale, ma se portiamo a casa i tre punti è un impresa. Giochiamo quindi senza pressioni e liberi mentalmente, rispetto a un Palermo che ha il fiato del Savoia sul collo“.
Sull’attuale situazione di classifica, il giocatore azzurra riflette sul fatto che “il campionato è apertissimo, Palermo e Savoia probabilmente lotteranno fino all’ultima giornata. I tifosi rosanero pensano “noi siamo il Palermo” e considerano questa serie facile, ma la D è un torneo difficile e lo sta dimostrando“.
Infine lancia un messaggio ai tifosi lilibetani: “So che le due tifoserie sono gemellate da tempo e al Barbera verranno in molti. Gli voglio dire di godersi la partita ma di non pensare solo alla sfida contro il Palermo. Trovare un Lombardo Angotta semi-vuoto non aiuta nessuno. Abbiamo bisogno di loro“.